Magistratura democratica
Prassi e orientamenti

Il PCT in Toscana – Diffusione 2012-2013

di Gianmarco Marinai
Giudice presso il Tribunale di Livorno e Referente Informatico Distrettuale Corte d'Appello di Firenze
Il distretto toscano tra i più attivi in Italia nell'attuazione del PCT

Con la collaborazione del CISIA di Firenze (articolazione a livello territoriale della DGSIA del Ministero della Giustizia) che ha estratto i dati statistici dai registri, ho elaborato una serie di rappresentazioni grafiche che illustrano lo stato dei servizi PCT nel distretto di Firenze al 31/12/2013 e che sono contenute nelle slides presentate.

Pct Marinai Slides

In sintesi, emerge, innanzitutto, che le cancellerie toscane sono a regime per quanto riguarda l'utilizzazione degli strumenti di comunicazione/notificazione telematica attraverso gli applicativi di ge- stione dei registri (SICIC/SIECIC), che sono, oramai, diffusi capillarmente negli Uffici del territorio.

Il distretto toscano, risulta, poi tra i più attivi in Italia quanto a numero di provvedimenti dei magistrati depositati telematicamente, segno evidente che i giudici toscani hanno investito seriamente le loro risorse nel Processo Telematico.
Alcuni Tribunali, però, non stanno ancora pienamente utilizzando l'applicativo Consolle del Magistrato che risulta in corso di installazione.

È prevedibile che il completamento della fornitura di computer portatili ai magistrati faciliterà grandemente l'adozione tra i giudici della Consolle come strumento imprescindibile di lavoro, anche fuori dall'Ufficio.
Significativo è, poi, l'alto numero dei verbali telematici, che dimostra che nei tribunali di Firenze, Livorno, Prato, ma anche di Pisa e Siena, i giudici stanno sempre più adottando una modalità di gestione dell'udienza interamente telematica (o quasi).

A parte il Tribunale di Prato, peraltro, i verbali e i provvedimenti sono utilizzati, in larga parte per il processo civile e del lavoro, e in misura molto minore per il processo esecutivo e le procedure con- corsuali.
In merito, poi, ai depositi da parte dei soggetti abilitati esterni, il Distretto toscano, seppur attivo, appare un po' in ritardo rispetto ai distretti che hanno sperimentato da più tempo i servizi PCT, forse anche per la minore necessità di tali servizi da parte degli avvocati che hanno potuto da tempo contare sull'applicativo della Regione Toscana "Cancelleria Telematica", seppur privo di valore legale. Nel corso del mese di Febbraio 2014, anche gli ultimi due Tribunali che ancora non hanno attivato la possibilità di accettare i depositi dei soggetti abilitati esterni a valore legale (Lucca e Pistoia) hanno iniziato la procedura per l'ottenimento del decreto ministeriale autorizzativo.

Sono previste, poi, nei prossimi mesi, sessioni di formazione on-site per magistrati e cancellieri, organizzate dalla DGSIA e anche dall'Ufficio Referente Distrettuale Informatico, in collaborazione con la Struttura di Formazione Decentrata della Scuola della Magistratura.

È, d'altra parte, auspicabile che il radicale cambiamento di prospettiva che l'adozione (obbligatoria) dei servizi PCT porterà, si accompagni ad una generale riorganizzazione non solo del lavoro del magistrato in udienza e fuori, ma anche delle cancellerie (che dovranno abituarsi a porre massima attenzione al corretto inserimento dei dati nei registri e alla verifica almeno quotidiana degli atti e dei provvedimenti telematici pervenuti) e degli avvocati e degli ausiliari del giudice.

Allo scopo di rendere più omogenee possibili le prassi e i metodi di lavoro nei vari Tribunali, saranno approntati appositi protocolli tra magistrati, avvocati e cancellieri, auspicabilmente uniformi a livello distrettuale.
In conclusione, il Distretto toscano appare sufficientemente preparato a raccogliere la sfida dell'obbligatorietà del PCT, anche se molto dev'essere ancora fatto per giungere all'appuntamento del 30 giugno senza difficoltà.

Non c'è dubbio, però, che la buona riuscita del progetto epocale del Processo Telematico dipenderà, in larga parte, dalla qualità e dall'efficienza del servizio di assistenza software fornita dal Ministero della Giustizia, sia per quanto riguarda la soluzione dei problemi specifici che quotidianamente si presentano (fondamentale, è, pertanto, la tempestività dell'intervento), sia per lo sviluppo e l'implementazione dei programmi che debbono essere adattati ed adeguati alle modalità di svolgimento del processo codicistico. 

La presentazione delle slides si può scaricare qui 

Le slides n. 3, 12 e 13 (su fondo bianco e con le cartine dell'Italia) sono tratte dal rapporto "Dati Processo Civile Telematico anno 2013 - MINISTERO DELLA GIUSTIZIA"

12/03/2014
Altri articoli di Gianmarco Marinai
Se ti piace questo articolo e trovi interessante la nostra rivista, iscriviti alla newsletter per ricevere gli aggiornamenti sulle nuove pubblicazioni.
Il pane, le rose, la concorrenza

Che cosa rende dissonanti, cacofoniche, le previsioni sulla giustizia, ed in particolare sulla giustizia civile, inserite nel Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza rispetto al resto dello spartito? Per cercare di dare una risposta a questo interrogativo e comprendere la natura della disarmonia, si analizzerà il contenuto del PNRR, proponendone una chiave interpretativa che aiuti a farsi un’idea del punto al quale è giunta la notte della separazione tra umanesimo giuridico e costituzione materiale.

28/09/2021
Il "nuovo ufficio per il processo" tra riforma della giustizia e PNRR. Che sia la volta buona!

L'articolo, dopo aver sintetizzato lo stato dell'arte e il quadro normativo dell'ufficio per il processo, analizza gli obbiettivi del PNRR per la Giustizia e il ruolo che per il loro raggiungimento gioca l'ufficio per il processo. Tenta quindi di tracciare una road-map verso l'UPP per i prossimi mesi e si concentra infine sul nuovo ruolo del giudice che può nascere dall'adozione di questo modulo operativo, anche alla luce dell'esperienza personale dell'autrice.

08/09/2021
I luoghi comuni da sfatare della giustizia civile

Per andare oltre i luoghi comuni sullo stato della giustizia civile nel nostro Paese occorre analizzare i diversi aspetti della sua più recente evoluzione, esaminando e discutendo i dati sulle pendenze, i livelli di produttività dei magistrati, il tasso di litigiosità, le performance dei migliori tribunali e le ragioni delle diversità territoriali. La realizzazione dell’obiettivo, indicato nel PNRR, di ridurre i tempi della giustizia civile del 40% entro il 2025, è affidata ad una pluralità di interventi: l’attuazione su vasta scala dell’Ufficio per il processo, il recupero dell’arretrato attraverso interventi mirati negli uffici con maggiori difficoltà, la digitalizzazione, lo sviluppo delle ADR, le modifiche del rito. Ma per avere successo tali azioni dovranno essere articolate in un progetto organico, gestito da una governance ampia, capace di coinvolgere tutte le componenti del giudiziario: magistrati, dirigenti, avvocati, personale giudiziario, tecnici.

02/09/2021
Le cause civili pendenti e l’arretrato civile nei tribunali italiani

Le cause civili pendenti e l’arretrato civile, nei Tribunali e nelle Corti d'Appello

21/04/2021
ADR e proposte di riforma per la giustizia civile

Nelle dichiarazioni programmatiche del nuovo Governo è stata sottolineata l’importanza delle ADR nel quadro complessivo della giustizia civile. Un particolare rilievo è stato attribuito alla mediazione e, nel suo ambito, alla mediazione demandata. Ma, affinché tali strumenti possano porsi davvero quali sedi complementari e coesistenziali rispetto alla giurisdizione, è necessaria una serie di interventi, tutti realizzabili nell’immediato o nel breve periodo, idonei ad assicurarne il migliore e più efficace funzionamento.

09/04/2021
Giustizia civile: bilancio della pandemia e idee per il futuro prossimo

Si raccolgono qui gli interventi di Maria Giuliana Civinini (presidente del Tribunale di Pisa), Claudio Cecchella, (professore ordinario di diritto processuale civile presso l'Università di Pisa) e Giuseppe Ruffini (professore di diritto processuale civile presso l'Università Roma Tre) alla Giornata europea della giustizia svoltasi il 27 ottobre 2020 presso il Tribunale di Pisa e dedicata a Giustizia civile: bilancio della pandemia e idee per il futuro prossimo. Ciascun intervento è scaricabile in formato pdf ai link qui disponibili, insieme al programma della Giornata. 

15/02/2021
Processo Telematico in Cassazione, a che punto siamo?

Quando chiedo ad un avvocato che si confronta con il processo telematico un suggerimento per migliorare il sistema, la risposta è sempre la stessa: l’adozione di un processo telematico unico per tutte le giurisdizioni. Invece, quasi a fargli dispetto, ogni giurisdizione in Italia ha il suo processo telematico: il fratello maggiore è PCT in primo e secondo grado civile, secondogenito è PAT davanti al giudice amministrativo, quindi ha visto la luce il giovane GIU.DI.CO. per la magistratura contabile e poi è stata la volta del neonato PTT per il giudice tributario in primo e secondo grado. Ora, per la gioia del giudice penale, sta muovendo i primi passi PPT. Manca poco al parto di un sesto fratello, lungamente desiderato? O piuttosto il processo telematico presso la Corte di Cassazione sarà una costola del PCT che, unico tra i fratelli, per le funzioni stesse della Corte dovrà imparare a parlare presto con ciascuno di loro? E a quando il lieto evento?

28/01/2021
I giudici del lavoro, l’udienza da remoto e la conciliazione giudiziale

L’udienza da remoto e il tentativo di conciliazione nelle cause di lavoro: la compatibilità con una interlocuzione reale che preservi il ruolo del giudice e la possibilità di realizzare un atto coerente con l’art. 88 disp. att. c.p.c. 

07/07/2020