Magistratura democratica

Articoli di Questione Giustizia su diritto europeo

La normativa italiana in tema di stupefacenti al banco di prova del modello proibizionista sovranazionale. Tra necessaria dissuasività delle pene, rispetto del principio di proporzionalità e recupero del tossicodipendente

In tema di stupefacenti, il panorama sovranazionale conosce l’ampia bipartizione tra modelli proibizionisti ed antiproibizionisti. Il modello italiano, in linea con il trend europeo, è tendenzialmente proibizionista ma ha oscillato per anni tra l’adozione di normative più miti e ragionevoli ed altre più severe e repressive, con pesanti ricadute soprattutto sul sistema carcerario, oberato a causa delle esorbitanti pene detentive previste anche in caso di consumo personale. La problematica del sovraffollamento carcerario connessa alla disciplina in materia di stupefacenti costringe, ancora oggi, il nostro paese a cercare un compromesso legislativo che garantisca la repressione delle attività illecite aventi ad oggetto “il ciclo della droga” e, al contempo, scongiuri l’inflizione di sanzioni sovranazionali per esubero delle incarcerazioni. A questo obiettivo si deve puntare in un’ottica di evoluzione del diritto interno in conformità a quello sovranazionale.

26/05/2023
Ordinamento nazionale e CEDU. Impressioni al sole che è sorto[1]
Al di fuori della sterile contrapposizione tra euroentusiasti ed euroscettici, si deve essere pronti, quando è il caso, a far germogliare i semi di discendenza sovranazionale, a condizione che essi siano davvero fecondi, e non nascondano piuttosto fraintendimenti, o conclusioni palesemente inaccettabili nel confronto con i principi costituzionali. L’azione di regolamento di confini non può essere affidata a uno schema aprioristico di consenso o dissenso, ma va invece vissuta nella quotidianità dei casi concreti, senza che ciò autorizzi gli uni a rimproverare sciovinismo, e gli altri a gridare al cedimento dei valori costituzionali
14/07/2016