Magistratura democratica

Articoli di Questione Giustizia su jobs act

Nuova questione di costituzionalità del Jobs Act

Muovendo dai precedenti della Consulta, il Tribunale di Ravenna propone nuova questione di costituzionalità dell’art. 3 Decreto n. 23/2015, laddove, a fronte di un vizio di identica gravità rispetto al licenziamento disciplinare, esclude quello per g.m.o. dalla tutela reintegratoria.

11/01/2024
Licenziamenti illegittimi: che cosa è cambiato negli ultimi 10 anni

Un bilancio della normativa in materia di licenziamenti con particolare riguardo ai limiti alla tutela reintegratoria che la Legge Fornero del 2012 e il Jobs Act del 2015 hanno ritenuto di introdurre, in parte messi in discussione dalle modifiche ai testi di legge da parte della Corte costituzionale e dall’interpretazione delle stesse norme da parte dei giudici di merito e di legittimità. Sicuramente ne è risultato un ampliamento delle tutele, ma non tale da far ritenere ripristinata la “tutela reale” del posto di lavoro, così come era garantita dal testo originario dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, che, a fronte dell’accertata illegittimità del recesso, prevedeva la completa reintegrazione nella posizione giuridica pre-esistente fatta illegittimamente cessare. Da ciò consegue il ribadito principio della non decorrenza della prescrizione dei crediti di lavoro in costanza di rapporto.

22/10/2022
"Il nocchiere…in gran tempesta": il Giudice e la giustizia del lavoro fra testo normativo e contesto culturale

Nella stagione compresa tra il c.d. collegato lavoro (l. 183 del 2010) e il Jobs act (d.lgs. n. 23 e n. 81 del 2015), il Legislatore all’insegna della liberalizzazione del mercato del lavoro ha operato numerosi interventi accomunati da una medesima cifra: marginalizzare il ruolo del giudice e ridurne le possibilità d’intervento nelle fasi più delicate del rapporto, ossia l’assunzione con contratti flessibili e il recesso dal contratto standard. Emergono però da ultimo importanti elementi di controtendenza in tema di flessibilità “in entrata” e “in uscita”, ben visibili sia nel formante legale, sia in quello giurisprudenziale.

02/07/2021
Anni difficili. I licenziamenti in Italia in tempi di crisi

Il libro di Stefano Giubboni (Giappichelli, 2020) accanto alla ricognizione completa degli snodi critici oggi più sensibili in materia di licenziamenti, prende posizione non solo sulle questioni interpretative ancora aperte, ma soprattutto sul significato complessivo di politica del diritto della stagione “riformatrice” dalla Legge Fornero al Jobs Act, attuata nel segno di un neoliberismo «tanto approssimativo quanto provinciale». E’ l’ora di un cambio di passo, ma restano ignote le intenzioni della politica.

27/02/2021
La legittimità della disciplina italiana contro il licenziamento collettivo
A cinque anni dal cd. Jobs Act e a otto anni dalla riforma Fornero la disciplina del licenziamento collettivo illegittimo approda alla Corte Costituzionale e alla Corte di Giustizia dell’Ue
12/02/2020
Al centro, il Giudice. La Corte costituzionale ed il Jobs act
Con la sentenza n. 194/2018, che dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 3, comma 1, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23 (cd. Jobs act) relativamente alla previsione di un automatismo collegato all’anzianità di servizio per la liquidazione dell’indennità in caso di licenziamento illegittimo, la Corte costituzionale riafferma l’ineludibilità del potere discrezionale del giudice nell’individuare il punto di equilibrio nel bilanciamento tra i diversi principi costituzionali
09/11/2018
Il licenziamento nullo per illiceità della causa o frode alla legge
Con la sentenza n. 687 del 4 novembre 2016, il Tribunale di Vicenza ha dichiarato la nullità di un licenziamento per giustificato motivo oggettivo poiché intimato in frode alla legge, ai sensi dell’art. 1344 cc, ed ha applicato la tutela reintegratoria prevista al comma 1 dell’art. 18 Statuto dei lavoratori, nel testo modificato dalla legge n. 92/2012. Il caso induce ad alcune riflessioni attorno alla novella introdotta con il d.lgs n. 23/2015 che ha elevato a regola la tutela indennitaria, escludendo del tutto la tutela reintegratoria per i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo. Nonostante la restrizione delle tutele così attuata, le categorie civilistiche della nullità – in particolare l’illiceità della causa – devono ritenersi operanti nella materia dei licenziamenti
11/10/2017
La sottile linea tra legalità e sfruttamento nel lavoro*
Non si può pensare di risolvere i problemi della legalità del lavoro soltanto cambiando le regole: la questione è più complessa, perché lo scarto tra essere e dover essere nel mondo del lavoro interpella molti attori responsabili, compresa la giurisdizione. Se si vuole un recupero della mortificata legalità, prima delle leggi ci vogliono i comportamenti. L’applicazione della legge, nel settore del diritto del lavoro, è contagiosa, innesca cioè meccanismi virtuosi con effetti benefici non solo per i diritti soggettivi ed irrinunciabili del singolo lavoratore, ma piuttosto per l’intera filiera produttiva e per l’intera società
28/04/2017
In ricordo di Sergio Mattone
In occasione del convegno «La tutela effettiva dei diritti nel giusto processo» dedicato alla memoria di Sergio Mattone, pubblichiamo un suo articolo comparso sul n. 6 del 2006 di Questione Giustizia. Gli anni trascorsi da quello scritto non ne appannano la lucidità di visione e il coraggio delle proposte
29/03/2017
I limiti al potere di controllo del datore di lavoro sulle condotte del lavoratore. Commento alle sentenze n.22662/16 e 22213/16 della Cassazione
Pur in casi regolati dalle norme precedenti il Jobs act, la Cassazione amplia l’ambito della potestà di controllo del datore di lavoro, autorizzando controlli difensivi a tutela del patrimonio aziendale oltre i limiti dello Statuto dei lavoratori (art. 4) e precisando che il superamento del limite del rispetto della dignità e della riservatezza del lavoratore deve essere risultato di specifica attività istruttoria
31/01/2017
Libertà e lavoro dopo il Jobs Act
Analisi e proposte per una realtà trascurata
07/02/2016
Qualche nota preliminare sullo schema di riforma dell’art. 4 dello Statuto dei lavoratori
In attesa del testo approvato, si può già dire che si delinea una disciplina molto meno garantista per i lavoratori e poco rispettosa della loro privacy
22/09/2015
Mansioni del lavoratore e tutela “flessibile” nel disegno del Jobs act
La disposizione elimina l’obbligo di accordo tra datore di lavoro e lavoratore in caso di adibizione a mansioni inferiori, per effetto di ristrutturazione aziendale dovuta a crisi economica, o più in generale, alla necessità di una riorganizzazione
13/05/2015
I licenziamenti disciplinari tra Jobs act e riforma Fornero. (Basta un poco di fatto materiale e la reintegra va giù?)
Nella nuova disciplina emanata con il decreto legislativo di attuazione della legge delega 10.12.2014 n. 183 (approvato il 20.2.2015) è tornata inaspettatamente la categoria del "fatto materiale"
23/02/2015
Le tutele decrescenti nel primo decreto attuativo del Jobs act
Lo schema di decreto licenziato alla vigilia di Natale persegue, pur se con zoppicante modalità di scrittura, il fine evidente di limitare ulteriormente gli spazi interpretativi dei giudici di merito. Senza preoccuparsi di creare delle potenziali rotture nella coerenza del sistema delle tutele e, di conseguenza, con i valori costituzionalmente garantiti
26/01/2015
E lo chiamano lavoro…
Il volume di Carla Ponterio e Rita Sanlorenzo è l'occasione per osservare la parabola del diritto del lavoro verso una flessibilità, che - senza interventi sul versate del welfare - diventa pura precarietà
21/12/2014
Jobs act, le modifiche all'art. 18 dello Statuto: le vere ragioni, le conseguenze concrete
L’ultima modifica alla legge di delega al Governo introduce la previsione dell’intervento sull’art. 18 dello Statuto, fin qui tenuto fuori dal testo normativo: ma con quali ricadute sulla disciplina concreta?
19/12/2014
Jobs act, una prima lettura della legge delega in corso di approvazione
Nel rincorrersi di notizie su imminenti modifiche del ddl già approvato dal Senato, l’esame dell’articolato solleva numerosi dubbi interpretativi anche di ordine costituzionale e sulla portata delle riforme che ne deriveranno. Nell'obiettivo del legislatore non c’è solo l’art. 18, ma un ripensamento ben più allargato e profondo di istituti fondamentali per la tutela dei lavoratori
20/11/2014
Jobs act, la giurisdizione di fronte alle innovazioni normative
Nell’ambito del convegno: “Riforma o controriforma del diritto del lavoro: solo l’art.18 dello Statuto dei Lavoratori?"
03/11/2014