Magistratura democratica

Articoli di Questione Giustizia su welfare

Risalire la china dopo la catastrofe morale della controriforma del reddito di cittadinanza: un progetto condiviso per un'eredità di libertà

La destra è riuscita ad archiviare il Reddito di cittadinanza: l’Italia non ha più una misura universalistica di contrasto al rischio di esclusione sociale coerente con le indicazioni sovranazionali e con la Carta dei diritti (art. 34.3) o con la Carta sociale (artt. 30 e 31). Centinaia di migliaia di beneficiari del RDC (secondo la relazione tecnica più di 600.000), quasi tutti in situazione di povertà assoluta escono dalla protezione dei minimi vitali; viene archiviato il principio dell’offerta “congrua” di lavoro: per chi può lavorare (in astratto, non in concreto) sarà obbligatorio accettare anche un’offerta part-time e di un solo giorno ed ad ottanta km dall’abitazione. Si tratta di una catastrofe equitativa senza precedenti, di un protervo e violento attentato alla dignità degli ultimi, esito di una campagna di colpevolizzazione dei cittadini in difficoltà che le forze progressiste non sono riuscite per tempo a domare e con la quale troppo spesso sono state tolleranti. Per recuperare un minimo di credibilità quel che resta di un pensiero di sinistra e della trasformazione sociale deve compiere un’autocritica convinta ed abbracciare le ragioni di un nuovo welfare orientato alla libertà ed all’autonomia delle persone e non al loro disciplinamento e costrizione al lavoro.

06/06/2023
Il senso di Ursula per la solidarietà: verso un welfare paneuropeo?

Per fronteggiare la pandemia l’Unione ha messo in campo strumenti eccezionali di sostegno agli stati in difficoltà come lo Sure e il Recovery Plan, che consentono di finanziare  progetti a largo raggio a carattere sociale; parte degli aiuti saranno a fondo perduto ed in proporzione dei danni ricevuti. Si prefigura una sorta di debito comune europeo e l’Unione in parte ricorre a “risorse proprie”; ad utilizzare i fondi saranno solo gli Stati che rispettino la rule of law. A ciò si aggiungono le numerose azioni per attuare il Pilastro sociale europeo, come indicato in dettaglio dall’Action Plan della Commissione europea.  Siamo vicini a quel cambio di passo nelle politiche sociali che si attendeva da tempo e che la Presidente Ursula von der Leyen ha annunciato nel suo ultimo discorso sullo stato dell'Unione? E’ presto per dirlo ma la società civile continentale dovrebbe “prendere sul serio” questi segnali e mobilitarsi per una riforma democratica e sociale dei Trattati; senza questa spinta costruttiva e partecipativa si rischia che tutto sia cambiato (nell’emergenza) perché tutto resti uguale.

14/04/2021
Pandemia, welfare state e imposte patrimoniali

L’articolo esamina l’efficacia degli interventi di integrazione dei redditi adottati dal Governo nei primi mesi della pandemia tenendo conto anche di alcuni pre-esistenti difetti del sistema di  Welfare. Partendo da questi difetti oltre che dai lasciti  di lungo termine della pandemia l’articolo riflette poi sul possibile ruolo delle imposte patrimoniali. 

14/12/2020
Il salario minimo fissato per legge
Il disegno di legge n. 658 ha l'indiscutibile pregio di demandare la definizione del «trattamento complessivo economico minimo» ai contratti nazionali di lavoro sottoscritti dalle associazioni sindacali più rappresentative a livello nazionale, e di prevedere in via meramente residuale un trattamento complessivo minimo di 9 euro lordi l'ora: la proposta, pur con qualche limite, va comunque nella direzione di garantire ai più deboli quell'esistenza libera e dignitosa che i padri costituenti immaginarono anche per loro
18/06/2019
Reddito di cittadinanza: assistenza alla povertà o governo penale dei poveri?
L’intreccio di funzioni operato nella legge sul reddito di cittadinanza (RDC) ha prodotto un vasto programma normativo ispirato dalla logica combinatoria del Contratto che regge l’impianto di Governo. Nella delineazione del sistema sanzionatorio si evidenzia la marcata accentuazione dell’aspetto della condizionalità e dell’intransigenza punitiva, non priva di elementi di irrazionalità ed asimmetrie, a scapito degli obbiettivi della solidarietà e del sostegno al reddito nelle more della ricollocazione lavorativa
06/06/2019
Il diritto all’assistenza sociale dei rifugiati. Riflessioni a partire da Corte di giustizia, sentenza 21 novembre 2018 (C-713/17)
La Corte di giustizia afferma che l’art. 29 della “direttiva qualifiche” obbliga gli Stati membri a riconoscere la parità di trattamento dei beneficiari di protezione internazionale nell’accesso all’assistenza sociale ed è norma produttiva di effetti diretti
08/04/2019
La possibile soluzione capace di garantire il rispetto delle priorità costituzionali di spesa potrebbe essere quella di configurare vincoli, costituzionalmente giustiziabili, non di ma al bilancio, vale a dire in favore della destinazione di risorse certe all’attuazione del contenuto minimo dei diritti
27/07/2018
“Il diritto a un reddito di base. Il welfare nell'età dell'innovazione”
In un contesto di crisi e di predominio degli interessi economici, il volume di Giuseppe Bronzini (Edizioni Gruppo Abele, 2017), attraverso una visione che spazia dalle teorie di Thomas Paine al lavoro digitale, fa il punto sulla tutela dei diritti sociali e sulla necessità di un reddito di base quale precondizione di un’esistenza libera e dignitosa, evocando un nuovo welfare europeo.
24/02/2018