Il 24 gennaio 2013 è stato firmato a Firenze un Protocollo per i lavori di pubblica utilità. La sanzione sostitutiva dei lavori di pubblica utilità ha avuto una larga diffusione su buona parte del territorio nazionale a seguito della riforma del Codice della strada del 2010. E' prevista per la guida in stato di ebbrezza o in stato alterazione da sostanze stupefacenti. Si applica ormai con una certa frequenza anche come obbligo per la concessione della seconda condizionale e per le violazioni di lieve entità alla legge sugli stupefacenti quando non sia più concedibile la sospensione della pena. Per ciascuna di queste ipotesi la legge prevede procedure diverse e organi di controllo differenti.
Il Protocollo si è reso necessario proprio per rimediare alle lacune della legge, alle difficoltà applicative della norma nonché ad una certa approssimazione nei provvedimenti della magistratura.
E' stato necessario un lavoro di alcuni mesi per incontrare tutte le istituzioni coinvolte: autorità giudiziaria, avvocati, forze dell'ordine, enti locali e servizi sociali per l'esecuzione delle pene.
Ne è nato anche un ufficio presso il Tribunale di Firenze che può contare su un magistrato coordinatore e un/a stagista a metà tempo con il compito di orientare le richieste di lavori di pubblica utilità verso gli enti e le associazioni convenzionati e per assicurare una buona circolazione delle informazioni nonché il rispetto delle norme di protocollo.
Il 4 marzo si è tenuta presso il Palazzo di giustizia di Firenze una prima giornata di formazione e informazione rivolta sopratutto agli avvocati e alle associazioni.
Le richieste di lavori di pubblica utilità sono in forte aumento e, per fortuna, anche le associazioni di volontariato moltiplicano le loro disponibilità perché necessitano di persone per far funzionare le loro strutture.
E' stata coinvolta anche la Scuola Nazionale della Magistratura al fine di poter monitorare l'evoluzione di questa nuova strategia sanzionatoria su tutto il territorio nazionale nella primavera del 2014.