Recenti vicende societarie italiane hanno riportato prepotentemente alla ribalta il tema, più generale e decisamente cruciale, del governo societario, dopo un periodo caratterizzato dalla prevalente attenzione sugli altri due elementi dell’acronimo ESG, environmental e social. Un tema, quello del governo societario, peraltro, generalmente affrontato, finora, nella duplice chiave della necessità di riconsiderare i limiti dell’autonomia contrattuale e/o di aggiornare una normativa certamente concepita con una diversa situazione di sviluppo economico – finanziario.
Anche per i motivi appena ricordati va accolto con interesse questo libro, che accende un faro di attenzione sulle regole e sui modelli organizzativi dei consigli di amministrazione delle società. Una materia, considerata, generalmente, riserva di esercitazioni intellettuali di una cerchia ristretta di specialisti, e che, invece, merita di essere diffusa, non solo a fini di un generico ampliamento conoscitivo, ma, anche e soprattutto, per acquisire una maggiore consapevolezza del suo reale impatto nel nostro Paese.
Il suo Autore, Luigi Arturo Bianchi, docente di Diritto Commerciale all’Università Bocconi di Milano e una lunga, qualificata esperienza maturata sul campo nella sua veste di consigliere di amministrazione e di membro di organismi di controllo e di vigilanza in grandi imprese, delinea in questo volume un quadro sistematizzante del governo societario, una materia tanto complessa quanto affascinante. Un’operazione condotta, pertanto, avvalendosi degli esiti della propria esperienza professionale e resa con un linguaggio chiaro e accessibile, che, senza intaccarne il rigore scientifico, rende la lettura del testo, decisamente, agevole ed attraente.
Il libro, complessivamente articolato in 12 capitoli, dopo una descrizione accurata della specifica situazione italiana e del relativo quadro di riferimento normativo, passa ad esaminare in modo approfondito i tratti distintivi del governo societario italiano. Un’analisi, che si allarga opportunamente a cogliere e a segnalare le differenze più rilevanti rispetto al modello di governo societario adottato negli Stati Uniti, definito “board centric”, soffermandosi, in particolare, sul ruolo ancora determinante nel nostro Paese svolto dell’Assemblea degli azionisti.
Dopo le pagine dedicate all’illustrazione e alla valutazione dei principali obblighi gestionali degli amministratori, l’A. affronta il tema della direzione d’impresa, descrivendone gli aspetti organizzativi e strategici ad esso correlati, nonché il suo impatto concreto sugli stessi amministratori, nella duplice prospettiva della gestione corrente e delle operazioni straordinarie. Seguono, poi, i capitoli dedicati agli obblighi di controllo, che fanno capo agli amministratori ed alle caratteristiche specifiche che li contraddistinguono nello svolgimento della loro “mission” in una società di emittenti. Un profilo particolare, quest’ultimo, che si allarga all’illustrazione delle figure degli amministratori indipendenti e di quanti sono nominati dalle minoranze societarie.
Alla conclusione del volume il lettore trova, infine, uno spazio limitato (ma di notevole importanza) dedicato al ruolo del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili; una figura, introdotta nel nostro ordinamento giuridico dalla cosiddetta Legge sul Risparmio del 2005. Di questa figura, di grande rilievo aziendale, vengono, così, esaminati attentamente, sia i livelli di autonomia operativa, indispensabili per uno svolgimento soddisfacente dei propri compiti, sia i complessi e delicati aspetti di interrelazione con gli organi delegati della società.
Lasciamo ai lettori la valutazione circa l’effettivo raggiungimento dell’obiettivo, certamente sfidante e esplicitamente dichiarato dallo stesso A. nella sua Presentazione, il proporsi di contribuire a colmare un’evidente e seria lacuna nella letteratura in materia di governo societario. L’originalità dell’approccio proposto, l’approfondimento scientifico dell’analisi svolta e la reale ed efficace fruibilità di questa opera anche da parte del grande pubblico costituiscono, comunque, tre punti di forza essenziali, che ne giustificano ampiamente una valutazione decisamente positiva.