Ferzan Ozpetek é ineguagliabile nel cogliere e rendere i moti dell'animo ed i comportamenti, anche quelli al di sotto della soglia della coscienza e della volontà (gli agiti?).
Ad esempio, nel suo ultimo film, "Allacciate le cinture", il comportamento della passante che, incrociata la protagonista la prima volta che questa esce di casa con la parrucca, si volta per guardare meglio.
Nel rappresentare quel misto che é la Vita nella sua contraddittorietà, quando anche il dolore più intimo e profondo diventa anche occasione di sorriso con coloro che ne condividono l'esperienza.
Nel sapere creare, durante la lavorazione del film, quel clima tale per il quale ognuno degli interpreti dà il meglio di sé.
E' per questo che anche Ozpetek meriterebbe un Oscar.
Peccato che il gusto medio registrato nel mercato americano sia così lontano dalla sensibilità degli amanti di Ozpetek e viceversa.