Il cinema italiano è sempre stato ispirato dall'universo giustizia. Parte da questa premessa, Guglielmo Siniscalchi (docente presso l'università di Bari) nel ricostruire il rapporto tra la settima arte e il mondo della magistratura. Dalla commedia italiana ai film sulla mafia, sono tanti i casi di vicende giudiziarie che sono state raccontate sul grande schermo.
Ne viene fuori "una galleria privilegiata" di figure di magistrati, a testimonianza di una attrazione profonda tra i due mondi, da tempo al centro di studi da parte della sociologia del diritto. Attraverso una serie di esempi e citazioni Siniscalchi descrive tre figure idealtipiche, incarnate dalle toghe al cinema: il giudice macchietta, il giudice eroe e il giudice problematico o dubbioso.