Il documento offre un’interessante fotografia dei flussi di minori stranieri in arrivo alla frontiera sud dell’Italia dall’1 gennaio al 30 settembre 2012.
Nella prassi, i minori giunti in Italia, senza figure genitoriali di riferimento, vengono definiti minori stranieri non accompagnati (MSNA) ed, a seconda dei distretti, delle loro sorti giuridiche se ne occupano il giudice tutelare od il Tribunale per i minorenni (presso il quale il PM promuove il procedimento per la dichiarazione dello stato di abbandono).
Spesso, i minori rimangono presso i centri per migranti perchè non si conosce la loro esistenza o si ignora la loro minore età.
Dopo lo sbarco oppure l'eventuale successivo rintraccio, il servizio sociale competente (d'iniziativa o dopo decreto del Tribunale per i minorenni) dispone il loro collocamento in comunità.
Il rapporto descrive, anche, le condizioni di accoglienza di tali minori e suggerisce osservazioni e proposte in merito alle principali criticità emerse.
L’indagine è stata condotta da Save the Children nell’ambito del Progetto Praesidium con il quale il Ministero dell’Interno ha incaricato l'organizzazione di monitorare le procedure e gli standard di accoglienza dei minori non accompagnati nelle comunità per minori in Sicilia, Puglia e Calabria e di contribuire all’individuazione dei minori, anche all’interno dei Centri per migranti, affinché i loro diritti siano rispettati anche durante la fase di accertamento dell’età.
Il Progetto Praesidium, giunto nel 2013 alla sua ottava annualità, è realizzato da Save the Children in partnership con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, la Croce Rossa Italiana (CRI) ed è finanziato dal Ministero dell’Interno (con il contributo della Commissione Europea per il primo semestre del 2012).