Articoli di Questione Giustizia su intelligenza artificiale
La svolta epocale, oggi in itinere, che sta coinvolgendo l'intera società civile e la certezza dei valori storicamente acquisiti con la Costituzione del secolo scorso, impone una riflessione a voce alta, non priva di una componente emotiva, sul presente e sul futuro riguardo l'ubi consistam dei diritti della persona e, segnatamente, dei lavoratori. Il presente scritto si propone la "messa a punto", in un tempo incalzante di crisi della democrazia liberale, dei tradizionali valori saldamente acquisiti dopo il secondo conflitto mondiale ed invalicabili, circa l'appartenenza alla sfera della democrazia costituzionale, primo e fondamentale caposaldo di tutti i poteri costituiti nel nostro ordinamento giuridico. Il tutto sarà declinato, però, come specifica e dichiarata opzione culturale, dall'osservatorio del diritto del lavoro e delle sue sempre più evidenti e radicali trasformazioni.
Un dialogo con Giovanni Maria Flick, a partire dal suo ultimo libro (Il Sole24ore Milano, 2024)
In occasione della Giornata mondiale della Pace, pubblichiamo un documento di grande valore, il messaggio di Papa Francesco dal titolo Intelligenza artificiale e pace, con l'augurio a tutti di un nuovo anno sereno.
Mentre l’accordo tra il Parlamento Europeo e il Consiglio per l’adozione dell’Artificial Intelligence Act è ormai realtà, l’Autrice si muove all’intersezione tra giustizia e tecnologia, esplora sfide opportunità e rischi della digitalizzazione dei sistemi giudiziari, auspica che i giudici siano interpreti e guida della rivoluzione dell’intelligenza artificiale.
Intervento conclusivo del convegno Intelligenza artificiale, giustizia e diritti umani organizzato il 20 settembre 2022 da Magistratura democratica in collaborazione con la Fondazione Forense di Padova, il Dipartimento di Diritto pubblico, internazionale e comunitario e il Dipartimento di diritto privato e critica del diritto dell’Università degli Studi di Padova
L’utilizzo di algoritmi decisionali nell’organizzazione del lavoro relativo alle piattaforme di intermediazione lavorativa presenta non pochi rischi di discriminazione ai danni dei lavoratori. In Europa, la giurisprudenza anticipa le prese di posizione dei Legislatori nazionali, in attesa di una regolamentazione da parte dell’Unione del ricorso all’Intelligenza Artificiale anche in questo campo.
Nel corso della sua terza riunione plenaria, il 15-17 Dicembre 2020, il Comitato Ad hoc sull’intelligenza artificiale del Consiglio d’Europa (CAHAI) ha adottato all’unanimità lo studio di fattibilità di un quadro normativo sulla concezione, lo sviluppo e l’applicazione dell’intelligenza artificiale (IA) fondato sulle norme del Consiglio d’Europa in materia di diritti dell’Uomo, democrazia e stato di diritto, così realizzando un compito primario del suo mandato. Lo studio di fattibilità espone le ragioni della necessità di un tale quadro normativo (I), iniziando al contempo una riflessione sui suoi elementi costitutivi (II), che il CAHAI si propone di affinare nel 2021, in vista della presentazione delle sue conclusioni al Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. Tale istanza prenderà la decisione finale sullo strumento giuridico internazionale che sarà elaborato a partire dal 2022: tra le diverse opzioni possibili, quella di un trattato internazionale (III).