Tribuna aperta - pagina 2
Da una prima lettura del disegno di legge governativo recante disposizioni sul CSM e delega al Governo per la riforma dell’ordinamento giudiziario emergono due aspetti critici. Da un lato la delega si risolve nella sostanziale riproposizione del contenuto dell'attuale Testo Unico sulla dirigenza di matrice consiliare. Dall’altro lato il ricorso al sorteggio per la composizione delle commissioni consiliari e della sezione disciplinare rischia di far ignorare attitudini e competenze, riecheggiando il modello negativo adottato per la formazione delle commissioni dei concorsi universitari.
Intervenire con incisive riforme sull’attuale assetto della giurisdizione tributaria è un compito non più rinviabile. Occorre garantire ai cittadini una giustizia di qualità in una materia difficile e soggetta a continui mutamenti, che allinei il nostro Paese ai più avanzati ordinamenti europei, sollevi la Corte di cassazione dal peso, oggi abnorme, del contenzioso tributario e serva a contrastare efficacemente l’evasione fiscale.