Magistratura democratica
cinema e letteratura

Argento vivo

di Laura Fazio
Giudice Tribunale di Bari
Il giallo ai tempi del computer
Argento vivo

Quante volte abbiamo pensato che il valore di un computer sta nei dati che gli vengono messi dentro”!

Riflessione quanto mai attuale tra tutela dei dati sensibili, obsolescenza tecnologica, processo telematico, consegna dei nuovi pc in ufficio e corsi per l’uso di consolle.

E’ da questa considerazione – “lanciata” in realtà dall’autore al lettore a circa metà dell’opera – che bisogna partire per parlare di “Argento vivo”, ultima fatica letteraria di Marco MALVALDI che per una volta ha messo da parte gli omicidi, i vecchietti rompiscatole del “Barlume” e altri ben più illustri personaggi (suo il Pellegrino Artusi-investigatore di “Odore di chiuso”, 2011) per dedicarsi ad un più apparentemente banale furto.

Questa la trama : alcuni ladri svaligiano la villa di Nicola, scrittore alla ricerca dell’ispirazione perduta, portandogli via il portatile dove era contenuta l’unica copia del suo ultimo romanzo (dropbox docet!).

Per compiere il colpo usano la malandata Clio di Stefano, informatico con la testa tra le nuvole e lettore appassionato, dimenticando sotto il sedile dell’auto proprio il computer.

Ritrovata la macchina e scoperta la presenza dell’oggetto, Stefano lo accende, vi ritrova il romanzo e comincia a correggerlo, stizzito per l’ovvietà della trama e segnalando gli opportuni suggerimenti a Nicola con una serie di lunghe telefonate anonime, il tutto sotto gli occhi - all’inizio preoccupati - di Livia e Marta, mogli dei due protagonisti.

Tra indebite sottrazioni, fatti di rilievo non penale (ivi comprese multe e correlate cartelle Equitalia!) e una serie di personaggi di contorno (l’editore di lungo corso e la giovane editor “tutta marketing-poca trama”, la bella e sveglia poliziotta e il non altrettanto sagace suo superiore, il direttore d’albergo e il suo “matematico” gemello, il tecnico in cerca di lavoro), Marco Malvaldi costruisce un rutilante intreccio in cui le tante piccole storie di cui è composto il romanzo si sovrappongono e si snodano con agilità e con gran divertimento del lettore, il tutto con l’ immancabile ironia e le tante incursioni nel mondo della scienza a cui l’autore da tempo ci ha abituato.

Morale della storia?

Anche da piccole vicende nascono profonde trame, rivelandoci che la vita - proprio come le schegge impazzite di mercurio che saltano qua e là quando si rompe un termometro - altro non è che una zona franca fatta di caso, volontà e sentimenti, in cui ogni pezzo (materiale o “umano”) che all’inizio del romanzo sembra fuori posto trova, alla fine della giostra e quasi per magia, la sua giusta dimensione.

 

01/03/2014
Altri articoli di Laura Fazio
Se ti piace questo articolo e trovi interessante la nostra rivista, iscriviti alla newsletter per ricevere gli aggiornamenti sulle nuove pubblicazioni.
Il secolo dei Lumi, la sociabilità e le donne. Un fenomeno locale italiano: i “Cicisbei”

Una riflessione sui cambiamenti settecenteschi socio-culturali e di costume e sul loro rilievo sul cammino delle donne e la questione di genere

22/06/2024
Il giallo, la verità e la legge. Ricordando Leonardo Sciascia (1921-1989)

L’8 gennaio 1921 nacque Leonardo Sciascia. Nella ricorrenza del centenario un personale, intenso ricordo del grande scrittore e delle sue riflessioni a proposito della “dolorosa necessità” del giudicare.

08/01/2021
"Future. Il domani narrato dalle voci di oggi"

La recensione al volume curato da Igiaba Scego e edito da effequ (Firenze, 2019)

17/10/2020
Messa alla prova, quasi un romanzo di formazione
Ennio Tomaselli, per anni magistrato a Torino soprattutto in ambito minorile, è autore di numerose pubblicazioni, tra cui Giustizia e ingiustizia minorile. Tra profonde certezze e ragionevoli dubbi (FrancoAngeli, 2015). Messa alla prova (Manni editore, 2018) è il suo primo romanzo che, non per caso, ruota (anche, ma non solo) attorno al mondo della giustizia minorile. I personaggi: un cancelliere di tribunale, un giudice minorile e un ragazzo con alle spalle un’adozione fallita. Li accomuna un desiderio insoddisfatto di giustizia
22/09/2018
“Con i piedi nel fango. Conversazioni su politica e verità”
In questo libro-intervista, Gianrico Carofiglio parte da un valore che poi non abbandona: ogni soggetto politico deve essere consapevole del proprio agire e responsabile delle scelte che fa. Infatti «l’imperturbabilità» davanti al male «può essere una buona tecnica per il benessere personale ma non è un valore», mentre la sofferenza altrui, le discriminazioni, i grandi problemi del mondo dovrebbero essere sempre all’attenzione del politico e del cittadino, provocando in loro una «forma controllata di disagio» che li porta a scelte anche «compromissorie» pur di ottenere il risultato di attenuare quel male.
21/04/2018
Per Alessandro Leogrande
In ricordo di un intellettuale e scrittore che continuerà a essere un punto di riferimento per Magistratura democratica. Oltre al brano di Giancarlo, troverete il video dell'incontro di “Parole di giustizia 2016”. Un dialogo su frontiere, paure, sicurezza tra Alessandro Leogrande e Livio Pepino
29/11/2017
La memoria e il desiderio
Note in margine al libro di Piero Curzio, Quasi saggio (Cacucci, Bari, 2017), in occasione della sua presentazione pubblica al Municipio di Capri, il 13 ottobre 2017
24/11/2017
Quando l’infanzia genera vittime e carnefici. Recensione a Bambinate, l’ultimo romanzo di Piergiorgio Paterlini (Einaudi, 2017)
L’autore è da sempre attento alla ricchezza e alle fragilità della gioventù. Nel suo nuovo libro ci fa incontrare un gruppo di bambini, come tanti, senza edulcorarne però i tratti più feroci. Li ritroviamo poi adulti, ormai schermati dai propri ruoli sociali rassicuranti, ma non per questo meno crudelmente inconsapevoli
21/10/2017