Sono due i meriti che si possono intuire a un primo contatto con questo libro, scritto a più mani da Michele Prestipino Giarritta, Procuratore Aggiunto presso la Procura della Repubblica di Roma e da tre qualificati esponenti della Guardia di Finanza, Paolo Carretta, Maria Giovanna Barletta e Mirko Piersimoni.
Infatti, balza immediatamente all’attenzione l’attualità del tema trattato, Patrimoni illeciti e strumenti di contrasto, alla luce non solo dei molteplici gridi d’allarme istituzionali, ma, anche e soprattutto, dei puntuali plurimi riscontri fattuali circa lo sviluppo dell’economia illegale e i suoi intrecci pervasivi con quella legale, sospinti da una criminalità organizzata, particolarmente, attrezzata a cogliere le opportunità offerte dalle recenti forme di innovazione tecnologica e finanziaria.
Il secondo merito da attribuirsi a questo volume scaturisce da un esame del suo sommario, da cui emerge con chiarezza l’utilità di mettere a disposizione del lettore (in primis magistrati e Forze di Polizia ) un’ aggiornata analisi sistematica dello strumentario predisposto dal nostro ordinamento per arginare e contrastare la formazione e la crescita di patrimoni illeciti.
L’impianto del volume consta di quattro capitoli, preceduti da un’efficace Prefazione di Michele Prestipino Giarritta e seguiti da un valido repertorio delle principali fonti normative e giurisprudenziali, nazionali e internazionali.
Il primo capitolo, scritto da Michele Prestipino Giarritta e da Paolo Carretta, intitolato Le Tracce della ricchezza, si richiama esplicitamente al principio del “follow the money”, considerato cardine investigativo essenziale già dal compianto Giovanni Falcone, analizza e approfondisce i diversi aspetti evolutivi della normativa antiriciclaggio, richiamandone i principali profili operativi e disegnandone il perimetro applicativo attuale, nella duplice ottica nazionale e della cooperazione internazionale.
Nel secondo capitolo di Michele Prestipino Giarritta e Maria Giovanna Barletta la trattazione si concentra su La responsabilità amministrativa degli enti e delle persone giuridiche, partendo dall’innovazione normativa in tema di responsabilità delle persone giuridiche che ha caratterizzato il nostro ordinamento all’inizio di questo secolo. All’attenzione dedicata, pertanto, al D. Lgs 231/2001, fanno da adeguato e coerente pendant le pagine, che contengono una valutazione dei reati societari, di quelli inerenti la salute e la sicurezza sul lavoro, nonché dei reati tributari, con puntuale riferimento e illustrazione dell’apparato sanzionatorio predisposto a rispetto della relativa normativa.
Passando al terzo capitolo, Indagini e misure di prevenzione patrimoniale, le confische speciali, curato da Michele Prestipino Giarritta e da Mirko Piersimoni,, il lettore troverà una dettagliata analisi illustrativa delle misure di prevenzione patrimoniale, arricchita dalla citazione di alcuni importanti esiti giurisprudenziali in materia, cui segue un’ altrettanto puntuale trattazione dei diversi tipi di confisca previsti nel nostro ordinamento, anche qui, con richiami agli apparati normativi e ad alcuni significativi esiti giurisprudenziali.
Il volume si conclude con la quarta parte, Le altre misure di contrasto patrimoniale alla criminalità e l’amministrazione giudiziaria dei beni, di Mirko Piersimoni, ove il focus è costituito dall’illustrazione delle forme di aggressione patrimoniale dell’evasione fiscale e dai criteri che la governano. Una trattazione, che ha il pregio di mettere bene in evidenza il significato e il valore di alcuni importanti esiti giurisprudenziali, non sottacendo le perplessità suscitate da un recente intervento riformatore passibile di censura costituzionale, prima di passare a toccare i temi dell’amministrazione giudiziaria e del controllo giudiziario dei beni di provenienza illecita.
La lettura del libro permette, così, di aggiungere ai due iniziali meriti intuiti, l’attualità della tematica e l’immediata utilità operativa, un terzo merito, sicuramente, non meno importante: la completezza della trattazione di temi e profili complessi, resi con un’ apprezzabile articolazione logica e di facile accessibilità comprensiva, anche per le categorie di lettori “non addetti ai lavori”.
Un merito, in definitiva, che fa di questo volume una valida opportunità di diffusione, presso un pubblico più vasto, della conoscenza delle armi di cui il nostro ordinamento attualmente dispone per tentare di contrastare efficacemente un fenomeno dalle dimensioni sempre più inquietanti.