Articoli di Questione Giustizia su donne
La recensione al libro di Nando Dalla Chiesa, edito da Solferino (2024)
Il pieno riconoscimento dell’uguaglianza giuridica tra uomini e donne è frutto di un percorso lungo e difficile, passato attraverso l’abbattimento di una discriminazione giuridica, quella nei confronti delle donne, di fatto durata, in tutti i settori del diritto, fino al Novecento. Il 13 maggio 1960, con la sentenza n. 33, la Corte costituzionale ha impresso un notevole impulso, rispetto a tale percorso, contribuendo così al progresso dell’uguaglianza.
Non solo l’8 marzo. L’impegno di Questione Giustizia sulle tematiche di genere non si limita alle ricorrenze, ma accompagna l’elaborazione della Rivista con costanza e, potremmo dire, ostinazione. Perché non è la riflessione di una sola giornata che può bastare per colmare quel vuoto culturale prima che politico, che separa ancora la nostra società dal traguardo di una parità che sappia esaltare tutte le potenzialità che il genere femminile deve ancora riuscire ad esprimere. Al “diritto femminile” Questione Giustizia ha dedicato l’ultimo numero della Trimestrale https://www.questionegiustizia.it/rivista/il-diritto-femminile
Recensione a G. Ricordeau, Per tutte quante. Donne contro la prigione, a cura di S. Buzzelli, Armando editore, 2022
Di fronte al drammatico aggravarsi della crisi umanitaria in Afghanistan, e all’escalation di violenze contro civili inermi e contro coloro che in questi anni hanno operato per rafforzare lo stato di diritto e le istituzioni, l’unica risposta all’altezza dei valori della democrazia è la mobilitazione per mettere in salvo ed accogliere tutte le persone a rischio, e per difendere le libertà e i diritti fondamentali di tutti, a cominciare dalle donne e dai bambini.
E’ questo il richiamo venuto in questi giorni dai numerosi interventi della magistratura associata, in ambito nazionale ed internazionale, e dalla comunità dei giuristi.
Pubblichiamo di seguito la lettera di Medel all’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati e l’intervento di Magistratura Democratica.