- I. Il ruolo dei giudici nazionali e della Corte di Giustizia nell'applicazione e attuazione dei diritti fondamentali in Europa
- II. The way to increase the effectiveness of the fundamental rights of non UE-people who live or wish to live in UE
- III. All the [EU] institutions commit to a common approach to guarantee the respect of fundamental rights throughout the legislative process"
- IV. Lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia come “luogo” della persona e non come mero contenitore della cooperazione giudiziaria fra Stati membri
La “mailing list Europa” - da più di dieci anni attiva nell'ambito della diffusione di tematiche legate alla conoscenza e alla tutela dei diritti fondamentali in chiave nazionale, internazionale e sovranazionale - aderisce alla proposta della Commissione europea in una prospettiva volta a evidenziare il contributo che le corti nazionali, non solo italiane, e internazionali europee danno per mantenere alto il livello di approfondimento e discussione sulla tutela dei diritti fondamentali.
A questo scopo la “lista” utilizza uno strumento al quale possono partecipare magistrati, avvocati e professori universitari, insieme ad altri esperti o anche solo incuriositi dalla materia, mettendo a disposizione di tutti coloro che sono interessati un sistema di aggiornamento sulle novità giurisprudenziali e scientifiche che si collega al sito www.europeanrights.eu, così favorendo anche un dibattito quasi quotidiano sull'attuale situazione dei diritti in Europa e sul futuro stesso dell'Unione.
L'ideale che anima gli oltre 570 iscritti alla lista è quello di rendere concreti, effettivi, non virtuali né vacui tanto i meccanismi di tutela dei diritti fondamentali quanto i diritti stessi.
In una prospettiva apertamente volta a rompere le barriere fra "mondi diversi" - quali sono stati tradizionalmente in Italia quello dell'Avvocatura, della Magistratura e dell'Università - è entusiasmante constatare come i protagonisti della lista parimenti attenti al tema dei diritti- nel pieno ed assoluto rispetto del principio di equiordinazione -, siano riusciti a dialogare formandosi e contribuendo a formare anche gli utilizzatori anche occasionali di essa, in un clima di serena e costruttiva partecipazione che, in questi anni, non ha reso mai necessario l'intervento di un moderatore né ha dato luogo ad incomprensioni o frizioni fra i partecipanti.
È con questo spirito che alcuni dei partecipanti alla “mailing list Europa” offrono all'attenzione della Commissione europea alcune personali riflessioni sui temi sollecitati dalla Call.