Apprensione e malcelato interesse: sono questi i due sentimenti prevalenti suscitati nelle Autorità Istituzionali, negli operatori finanziari professionali, nonché negli stessi piccoli investitori dagli ormai numerosi prodotti presenti nel mondo delle criptoattività. Sentimenti, che non sembrano destinati a dissolversi, nonostante sia già stato superato il traguardo dei 15 anni dalla presentazione di un documento di 9 pagine “A Peer to Peer Electronic Cash System” finalizzato a coinvolgere, nel pieno della crisi economico finanziaria post fallimento di Lehman Brothers, il mondo della finanza internazionale nelle sue diverse componenti.
L’autore di quel White Paper, l’australiano Satoshi Nakamoto (in realtà si tratta di uno pseudonimo, particolare che bene si attaglia con l’atmosfera di riservatezza che caratterizzava la sua creatura!) con quel documento di fine ottobre 2008 ufficializzava la prossima nascita del Bitcoin, uno strumento finanziario (e non solo, nelle intenzioni del suo inventore) che, come già detto, avrebbe avuto un impatto significativo sugli assetti e sugli equilibri dei mercati finanziari.
La moltiplicazione di strumenti finanziari e, in taluni casi, monetari che si ispiravano ai principi dettati da quel documento, successivamente presentati sui mercati hanno di fatto delineato delle prospettive e degli scenari fortemente innovativi nel mondo della finanza, ai quali le Autorità Istituzionali hanno provato gradualmente nel tempo a fornire una risposta regolamentare appropriata. L’ultimo esempio, qui nel Vecchio Continente, è il Micar (Markets in Cryptoassets Regulation) dell’Unione Europea, il Regolamento emanato quest’anno che, in realtà, nonostante i buoni propositi della Commissione Europea, ha solo in parte offerto le risposte necessarie per un inquadramento normativo pienamente soddisfacente di questo fenomeno.
Anche per questo dato di va fatti va accolto con attenzione ed interesse Il volume, curato da Salvatore Luciano Furnari, Avvocato e Dottore Commercialista, specializzato nel Fintech e nel settore delle blockchain e delle criptoattività, professionalmente legato allo Studio Lener & Partners, pubblicato recentemente nella Collana “I Saggi di Minerva Bancaria”. Un volume, che costituisce, come si vedrà tra poco, una guida preziosa per orientarsi consapevolmente in un mondo, quello delle criptoattività, che, al di là dell’allettamento di potenziali e anonimi mirabolanti guadagni, è circondato da una negativa atmosfera di mistero, aggravata dalla presenza di rischi e patologie economiche, spesso sfocianti in reati economici.
La valida introduzione di Raffaele Lener, Ordinario di Diritto dei Mercati Finanziari presso l’Università di Tor Vergata di Roma, traccia sapientemente il perimetro dei temi trattati e delle relative problematiche, offrendo, così, al lettore un significativo assaggio del percorso intellettuale sviluppato in due tappe principali.
La prima tappa, centrata sul tema della finanza decentralizzata e curata direttamente dall’A., ne analizza criticamente le caratteristiche nei suoi principali e cruciali aspetti: da quelli di base, in cui sono presentati al lettore, in un linguaggio chiaro ed accessibile anche ai “non addetti ai lavori”, partendo dalle singole definizioni, le diverse tipologie di criptoattività e le relative forme di offerta al pubblico; all’ impianto normativo, che regola il settore della Finanza decentralizzata, soffermandosi per una valutazione critica, anche, sui diversi aspetti della disciplina delle infrastrutture di mercato caratterizzate dalla tecnologia dei registri distribuiti (DLT - Distributed Ledger Technologies) e dei suoi riflessi sulla normativa antiriciclaggio.
Completa questa prima tappa un’importante e stimolante riflessione sull’adeguatezza delle norme generali preesistenti nell’ordinamento italiano, che risultano, comunque, applicabili ai nuovi fenomeni della finanza decentralizzata, con una particolare attenzione dedicata ai tanto discussi protocolli sottostanti l’offerta di servizi relativi alle criptoattività.
In definitiva, si è in presenza di un percorso conoscitivo e di vaglio critico, decisamente utile per chi si interessa di finanza nei suoi aspetti innovativi, oltreché per coloro che ne sono interessati per individuarne le complesse implicazioni di natura squisitamente giuridica.
La seconda tappa del libro è uno sviluppo logico della prima. Si intitola in modo appropriato “Questioni, opportunità e rischi” e accoglie numerosi contributi di esperti e studiosi del mondo delle criptoattività, frutto delle loro analisi focalizzate su specifici aspetti.
Le pagine iniziali di questa seconda parte del libro sono dedicate da Giuseppe Proietti, Avvocato del già citato Studio Lener, agli sviluppi sorprendenti delle nuove realtà organizzative, che si stanno delineando in questo nuovo ambito, alla figura dell’imprenditore artificiale e a una valutazione di quello che viene definito “un difficile connubio tra l’autonomia dei sistemi tecnologici moderni e gli istituti giuridici tradizionali”.
Seguono, poi, trattazioni riservate agli aspetti: della sicurezza delle blockchain, con un’interessante illustrazione delle diverse tipologie di attacchi alla loro sicurezza (Alessandro Livi, PhD Legal & Compliance Counsel presso Telsy S.p.A); della fiscalità applicabile alle operazioni in criptoattività, legate alla complessa determinazione dei “redditi diversi” da criptoattività, alla luce dei più recenti aggiornamenti normativi di quest’anno (Francesco Avella, Dottore Commercialista e partner dello Studio Avella e Associati); delle diverse tipologie di criptoattività appartenenti alla categoria delle stablecoin, con una valutazione delle problematiche di funzionamento (Roberto Angelo Lener, Dottore Commercialista specializzato in criptoattività); delle diverse tipologie di rischio incombenti l’utilizzo di stablecoin, con riferimenti a esempi concreti e con un suggerimento di buon senso per mitigarne i rischi (Gianluca Landini, Fondatore e CEO di GL Tech e Marco Iodice, Ingegnere e fondatore di Decrypted).
Chiude questa rassegna di aspetti specifici la riflessione approfondita svolta in tema di Travel Rule Regulation e di regolamentazione dei cosiddetti unhosted wallets, con un’interessante analisi dei differenti approcci scelti dalle giurisdizioni locali e della Proposta a suo tempo avanzata dalla Commissione Europea e in parte accolta nel già ricordato Regolamento UE della MICAR (Vito Barbera, Senior Product Manager in società di Fintech internazionale).
In aggiunta al merito di essere una guida utile per orientarsi nel complesso e, per i più, ancora in parte, inesplorato mondo della finanza decentralizzata, questo libro costituisce, dunque, un risposta significativa per andare oltre quella reazione emozionale fatta di apprensione e di malcelato interesse cui si accennava inizialmente; rappresentando, invece, uno strumento di lavoro, importante e qualificato per gli operatori del diritto, oltreché per gli stessi protagonisti del mondo delle criptoattività. Non può, infine, essere sottaciuta la sua non banale funzione di stimolo a continuare ad approfondire e a valutare le opportunità e i rischi legati a nuove possibili tipologie di prodotti del mondo della finanza decentralizzata e ai connessi affinamenti strumentali, per individuare soluzioni normative appropriate ed efficaci.