Ovunque, le donne hanno portato un cambiamento democratico all'interno dei sistemi giudiziari: una nuova idea di uguaglianza che ha favorito il progresso della cultura dei diritti; una nuova concezione dell'apertura e della rappresentatività - e una maggiore legittimità democratica - dei sistemi giudiziari in tutto il mondo.
Pur celebrando i risultati raggiunti e guardando ai nuovi obiettivi da perseguire per rafforzare la presenza e il ruolo delle donne nei sistemi giudiziari, anche quest'anno il 10 marzo deve rompere il silenzio su quei contesti di regimi oscurantisti e autoritari che hanno spazzato via le conquiste dell'uguaglianza.
Tra questi, l'Afghanistan rimane l'esempio più eclatante della brutale repressione verso donne e ragazze, private dei loro diritti e libertà fondamentali.
Fonti internazionali sottolineano che oggi le restrizioni imposte dai talebani a donne e ragazze equivalgono a una vera e propria persecuzione; l'esclusione dalla vita pubblica, dall'istruzione e dal lavoro provoca danni enormi alla loro salute fisica e mentale[1]. Le donne sono state rimosse e definitivamente escluse dalla professione in magistratura e avvocatura. A causa del loro contributo alla creazione di una giustizia indipendente, la loro vita è ora in costante pericolo.
MEDEL invita la comunità internazionale a prendere tutte le iniziative necessarie affinché il silenzio non cada su questi contesti, vengano ripristinati i diritti e le libertà fondamentali per tutte le donne e sia assicurata protezione a coloro che rischiano la vita per il loro impegno a favore della giustizia e dello Stato di diritto.
10 marzo 2024
[1] Report of the UN Secretary-General, The situation in Afghanistan and its implications for international peace and security, 28 February 2024; Briefing to the UN Security Council by the Secretary-General’s Special Representative for Afghanistan, 6 March 2024.