Il presente contributo costituisce anticipazione del n. 3/2023 di Questione Giustizia trimestrale, di prossima pubblicazione.
La protezione dei cittadini stranieri provenienti da c.d. Paesi sicuri in seguito alle modifiche introdotte dal d.l. n. 20 del 2023 *
Il contributo affronta il tema delle principali caratteristiche del procedimento e delle garanzie previste, dal legislatore europeo e nazionale, per l’esame delle domande di protezione dei cittadini provenienti da paesi designati di origine sicuri, con particolare riferimento alle modifiche in tema di procedure accelerate introdotte dal d.l. n. 20 del 2023 ed al nuovo decreto interministeriale contenente l’elenco dei detti paesi.
Una prima analisi giuridica del D.L. 37/2025 a cura di ASGI (aprile 2025)
Se è vero che lo scenario politico tedesco ha le proprie specificità, una più ampia ottica internazionale rivela un andamento ricorrente, segnato dallo sforzo continuo di porre forzatamente al centro del discorso politico i migranti, soggetti privi di rappresentanza perché privi del diritto di voto, ma al tempo stesso stigmatizzati e strumentalizzati per promuovere programmi nazionalisti.
Il disegno di legge governativo n. 1660, attualmente in discussione presso il Senato della Repubblica (dl n. 1236), interviene, attraverso il relativo art. 27, comma 1, sull’art. 14 del d.lgs n. 286/98, creando una nuova fattispecie di reato volta al «rafforzamento della sicurezza delle strutture di trattenimento e accoglienza per i migranti». Il contributo esamina tale nuova fattispecie, con l’intento di fornirne una lettura costituzionalmente orientata alla luce del diritto internazionale e dell’Unione Europea.
Accolto il ricorso presentato da oltre un centinaio di persone straniere e associazioni. Commento alla sentenza Consiglio di Stato del 20 settembre 2024, n. 7704
Pubblichiamo – in attesa di eventualmente tornare sul tema con commenti più approfonditi – il provvedimento cautelare con cui il Tribunale di Genova ha disposto la sospensione dell’efficacia esecutiva del fermo amministrativo della nave Geo Barents.
Le associazioni sollecitano il Tar Lazio a porre questione di legittimità costituzionale