Magistratura democratica

Articoli di Questione Giustizia su giurisdizione

Stato costituzionale e ruolo della giurisdizione. Il giudice quale primo critico della legge

Mentre negli stati privi di Costituzione il rapporto tra il giudice e la legge consiste nell’assoluta e incondizionata fedeltà del primo alla seconda, con la comparsa delle Costituzioni rigide mutano la struttura stessa del diritto e il ruolo istituzionale della giurisdizione: la legge, infatti, si subordina al progetto giuridico formulato nelle Carte costituzionali e il rapporto tra legge e giudice non è più di acritica e incondizionata soggezione del secondo alla prima, quale che ne sia il contenuto, ma diviene piuttosto soggezione del giudice anzitutto alla Costituzione e, così, alla legge solo se costituzionalmente valida. In uno stato costituzionale, allora, se di incondizionata fedeltà alla legge del giudice vuol parlarsi, lo si può fare soltanto rispetto alle leggi costituzionali, sulla cui base il giudice ha il dovere giuridico di valutare criticamente tutte le leggi che è chiamato ad applicare e, ove le ritenga in contrasto con la Costituzione, di sospenderne l’applicazione, investendo la Corte costituzionale del relativo giudizio.

03/12/2024
Azione disciplinare nei confronti dei magistrati e libertà dell'attività interpretativa e valutativa: una prospettiva transnazionale

Lo scritto prende le mosse dal recente promuovimento dell'azione disciplinare da parte del Ministro della Giustizia nei confronti dei magistrati componenti il Collegio della Corte d'Appello di Milano che, in accoglimento dell'istanza proposta da un cittadino straniero in stato di detenzione carceraria in Italia, diretta alla sostituzione di quella misura con gli arresti domiciliari, l'ha accolta, prescrivendo l'obbligo del braccialetto elettronico. Malgrado tale accorgimento il cittadino è evaso. In conseguenza di ciò il Ministro addebita ai magistrati la mancata ponderazione di circostanze che avrebbero potuto orientare diversamente il loro giudizio. Il delicato caso, oggetto di diffuse e concordi opinioni negative, suggerisce l'approfondimento, anche attraverso il ricorso ad altre esperienze giuridiche europee, quali quella inglese e l'altra riferibile alle Corti di giustizia dell'Unione europea e dei diritti umani, del tema delle garanzie destinate a circondare l'esercizio libero ed indipendente della giurisdizione, che sarebbe compromesso dalla censura in sede disciplinare del merito dell'attività. La conclusione è nel senso che la libertà dei magistrati da condizionamenti e timori di incorrere in responsabilità disciplinari costituisce un autentico bastione per la piena realizzazione di uno stato di diritto.

12/06/2023
Tra Gardone e Via Fani

Sommario: 1. Ideologie della giurisdizione: da Bellagio a Gardone – 2. Tra gli anni ‘60 e il 1978: scongelamento della Costituzione e svolta di civiltà – 3. Via Fani e i 55 giorni: la nuova glaciazione – 4. Il giudice a una dimensione

25/11/2022
Istantanee del populismo penale in Italia, oggi. Note a margine di un recente saggio sul giustizialismo morale

Il recente libro di Luigi Manconi e Federica Graziani offre lo spunto per evidenziare alcuni aspetti del populismo penale (o giustizialismo che dir si voglia) che si manifestano nella comunicazione pubblica, nel discorso politico e nella legislazione e giurisdizione penali. La giurisdizione può contrastare questa deriva contrapponendo alla “giurisdizione eticizzante” – caratteristica del populismo penale – una “etica della giurisdizione”.

31/12/2020
Il giudice amministrativo come risorsa

Il pluralismo delle giurisdizioni è oggi, dopo una lunga vicenda storica, espressione del volto pluralistico del costituzionalismo contemporaneo: gli Autori delineano il quadro dei mutamenti intervenuti nella giurisdizione amministrativa e quello delle prospettive future, nel contesto del rapporto giurisprudenziale e istituzionale con la Corte di cassazione e con lo sguardo al più vasto orizzonte storico che il post-pandemia prepara.

11/12/2020
Sul rapporto fra sapere giuridico e sapere tecnico

Ciò che distingue il sapere del giudice rispetto a quello dello scienziato è l’accesso al fatto mediato da criteri normativi: ne discende che minore è la dipendenza dell’accertamento del fatto dal criterio giuridico, maggiore è la dipendenza del giudizio dall’accertamento del consulente tecnico. Il rapporto fra sapere giuridico e sapere tecnico va tuttavia collocato, come dimostra il tema delle neuroscienze, nel quadro dello straordinario livello di specializzazione del sapere tecnico-scientifico.

02/12/2020
Limiti esterni e giurisdizione: il contrasto fra Sezioni Unite e Corte Costituzionale arriva alla Corte UE. Note a prima lettura di Cass. SS.UU. 18 settembre 2020, n. 19598

Le Sezioni unite della Cassazione hanno rimesso alla Corte UE la questione relativa ai limiti del sindacato della Suprema Corte sulle sentenze del Consiglio di Stato quando questo abbiano deciso in contrasto con il diritto UE. Nel commento, gli Autori si soffermano sulla valutazione di sussistenza dei presupposti per il corretto rinvio pregiudiziale alla Corte UE e sull’opportunità che la contrapposizione fra limiti "interni" ed "esterni" della giurisdizione venga superata per assicurare che i principi costituzionali del «giusto processo» dell’art. 111 Cost. trovino uniforme interpretazione e applicazione a garanzia dell’unità funzionale della stessa giurisdizione e del principio costituzionale di uguaglianza.

19/10/2020
Il giudice dei diritti
La legittimazione autonoma della giurisdizione è un dato necessario che deriva dal suo ruolo di controllo sull’esercizio illegale del potere, a prescindere dalla “quantità di volontà popolare” che ha contribuito a legittimare quel potere di Governo. Nessun consenso rende lecito un atto di Governo contrario alle regole, ed è essenziale che la violazione sia accertata, riconosciuta e stigmatizzata in sede giurisdizionale. A maggior ragione nessun consenso, per quanto maggioritario o pressoché unanime, potrebbe rendere lecito un comportamento previsto dalla legge come reato
14/09/2018
L’attacco alla giurisdizione come elemento della politica nazionalsocialista. Una questione contemporanea?
Dopo la vittoria elettorale e l'arrivo al governo i nazionalsocialisti avviano le “impercettibili transizioni” che porteranno a un regime totalitario, utilizzando tecniche di forzata riduzione della complessità ordinamentale, storicamente riproducibili ma riconoscibili da chi voglia tutelare la democrazia costituzionale
04/09/2018