Articoli di Questione Giustizia su migranti
In Belgio, dal 2020, autorità statali come l'Agenzia federale per l'accoglienza dei richiedenti asilo e il Segretariato di Stato per l'asilo e l’immigrazione non hanno dato esecuzione a migliaia di decisioni giudiziarie che imponevano loro di fornire assistenza materiale ai richiedenti asilo e ai rifugiati in attesa dell’esame della loro domanda. Investita della questione, la Corte europea dei diritti dell'uomo ha evidenziato la carenza sistemica delle autorità belghe nel non dare esecuzione a tali sentenze volte a proteggere la dignità umana. Il caso del Belgio mostra come una crisi dell'accoglienza possa rapidamente aprire la strada a una crisi dello Stato di diritto.
A pochi giorni dal naufragio di Roccella Ionica, consumatosi nel silenzio delle autorità che presenziavano al G7, parlare di “Patto europeo sull’asilo e le migrazioni” può comportare, una volta di più, ancora, l’accettazione del compromesso fragile, delle morti in mare come “danno collaterale”, della solidarietà come obbligo imposto… A meno che non intervenga una nuova narrazione, capace di considerare i protagonisti della migrazione come una risorsa, un motore di cambiamento e di sviluppo: non solo – utilitaristicamente – in senso economico e materiale, ma anche umano e sociale. Una risorsa capace di garantire un futuro all’Europa e ai principi che la fondano come soggetto politico unitario.
L’intervento di apertura della conferenza internazionale Immigrazione e diritti fondamentali. Quale progetto per la prossima legislatura europea organizzata il 12 aprile 2024 presso l’Università di Roma Tre da MEDEL, Magistratura democratica, Fondazione Basso e Movimento europeo.
Opening speech made at the international conference Immigration in Europe and Fundamental Rights. Which perspectives for the next European Legislature? organised on April 12, 2024 at Roma Tre University by MEDEL, Magistratura Democratica, Fondazione Basso and Movimento europeo.
Alcune riflessioni sulle norme, la multidimensionalità della prassi e le narrazioni prevalenti, a partire dal volume di Stefano Becucci (Bristol University Press, 2024)
Recensione al film di Matteo Garrone, Leone d'argento alla regia all'80ª mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e candidato italiano agli Oscar come miglior film straniero
Il contributo affronta il tema delle principali caratteristiche del procedimento e delle garanzie previste, dal legislatore europeo e nazionale, per l’esame delle domande di protezione dei cittadini provenienti da paesi designati di origine sicuri, con particolare riferimento alle modifiche in tema di procedure accelerate introdotte dal d.l. n. 20 del 2023 ed al nuovo decreto interministeriale contenente l’elenco dei detti paesi.
Un Panel esperto ed autorevole di giudici europei condanna l’Italia per la detenzione nello "hotspot" di Lampedusa di alcuni migranti -giunti su barconi dalla Tunisia- e la loro espulsione dall'Italia e rimpatrio forzato in Tunisia.
Sommario. 1. Necropolitica e guerra ai migranti; 2. Le potenzialità del diritto di asilo: argomenti contro la distinzione fra migranti economici e richiedenti asilo; 2.1. Il dato testuale: l’art. 10, c. 3, Cost.: libertà democratiche ed effettività; 2.2. Il principio di non-refoulement e il divieto di trattamenti inumani o degradanti; 2.3. Diritti universali, uguaglianza e solidarietà: il «pieno sviluppo della persona umana» nella comunità mondiale di «pace e giustizia»; 3. Diritto di migrare, emancipazione e trasformazione
Recensione al volume di Renos K. Papadopoulos (Bollati Boringhieri 2022)
Il diritto europeo ed il diritto internazionale assumono ruoli determinanti nella tutela dei diritti fondamentali. La sua applicazione ai diritti dei migranti, tuttavia, viene declinata costantemente in modo restrittivo: il recentissimo DL 2 gennaio 2023 n. 1 ed i successivi provvedimenti applicativi contengono, infatti, alcune misure che si pongono in contrasto, anche secondo un’interpretazione letterale, con la normativa contenuta nelle convenzioni sul “soccorso in mare” e nel codice della navigazione.
L’Italia disciplina attualmente l’acquisto della cittadinanza con regole sostanzialmente regressive rispetto a quelle vigenti all’inizio dello scorso secolo. La legge 91/92 ripete, infatti, la legge n. 555 del 1912, ed anzi, lega la questione dello status ai flussi migratori in entrata, restringendone l’accesso ai nuovi cittadini. Così se, nel corso degli anni, anche in attuazione di specifici obblighi comunitari, i residenti possono vantare o pretendere, la piena parità nell’ambito dei diritti civili e sociali, l’accesso ai diritti politici, decretato dall’acquisto della cittadinanza, rimane costretto in logiche già tracciate e non “aggiornate” agli avvenimenti che hanno connotato il XIX secolo. Un ritardo, o meglio un anacronismo, che esclude le tante generazioni di giovani che, in parte invertendo la linea di tendenza dei loro coetanei “italiani”, chiedono di partecipare al fine comune che, ieri come oggi, consiste nel buon governo della comunità.
Il 18 dicembre 2021 un gruppo di magistrati calabresi si è recato a visitare il campo di San Ferdinando dove vivono, in precarietà, i migranti che lavorano come braccianti agricoli nella piana di Gioia Tauro, incontrandoli insieme ad alcune delle persone che si occupano di tutela dei diritti in quel contesto.
Dai materiali iconografici realizzati dai partecipanti è stato ricavato un documentario.
Una delle partecipanti all’incontro ha affidato le sue riflessioni a un testo che è stato utilizzato come commento alle immagini.
Il divieto di iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo è stato cancellato dalla sentenza n. 186 del 2020 della Corte costituzionale. La disciplina annullata è stata dichiarata costituzionalmente illegittima in ragione della sua «intrinseca irrazionalità» in relazione ai suoi stessi fini: una decisione importante, anche per il riflesso conformativo che esercita sul successivo esercizio dell’attività legislativa e amministrativa in materia di disciplina delle condizioni di soggiorno e di residenza degli stranieri.