Magistratura democratica

Articoli di Questione Giustizia su riforma costituzionale

Il premier “pigliatutto” e lo squilibrio tra poteri

Mentre comincia a diradarsi, grazie a illuminanti interventi svolti nel dibattito pubblico, la spessa cortina fumogena di slogan accattivanti innalzata dagli esponenti della maggioranza di governo intorno al progetto del premierato elettivo, si staglia con sempre maggiore nettezza l’inquietante figura di un “premier pigliatutto” in grado di controllare, grazie alla forza dell’investitura popolare ed al controllo della “sua” maggioranza, gli altri poteri dello Stato e di partecipare da protagonista assoluto alla provvista di tutti gli organi di garanzia. Parallelamente vengono alla luce i molti fili che legano il “premierato elettivo” e l’altra “grande riforma” costituzionale messa in cantiere dal governo, che si preannuncia come una integrale riscrittura dei rapporti tra i poteri dello Stato. Una riforma venduta all’opinione pubblica sotto la vecchia etichetta della separazione delle carriere ma in realtà finalizzata a smembrare il Consiglio superiore della magistratura e ad accrescere in maniera decisiva il peso della politica nel governo autonomo della magistratura. 

21/05/2024
Premierato elettivo e organi di garanzia. Toccare la Costituzione “con mano tremante”

L’insediamento, al centro del sistema politico-istituzionale, del blocco monolitico costituito dal presidente del consiglio dei ministri eletto dal popolo e dalla “sua” maggioranza, che in virtù del premio iscritto in Costituzione sarà almeno del 55%, avrà ricadute a cascata sugli organi di garanzia contemplati in Costituzione, dispiegando una decisiva influenza tanto sulla loro provvista quanto sul loro funzionamento. Il premierato elettivo ridurrà drasticamente il tasso di pluralismo delle nostre istituzioni, compromettendo gli equilibri tra i poteri disegnati nell’attuale Costituzione, senza incidere su nessuno dei reali fattori di crisi della nostra democrazia.

08/01/2024
Amnistia e indulto: le buone ragioni di una recente proposta di legge di revisione costituzionale

Dopo una lunga eclissi, appare necessario recuperare amnistia e indulto tra gli strumenti di politica criminale, orientandoli all'orizzonte costituzionale del diritto punitivo, che deve essere rieducativo e mai contrario al senso di umanità

22/06/2020
"Loro diranno, noi diciamo"
Recensione al libro di Gustavo Zagrebelsky e Francesco Pallante, Laterza, 2016
09/06/2016
"Io dico no"
Recensione al volume del Gruppo Abele che raccoglie i saggi di A. Algostino, L. Ciotti, T. Montanari e L. Pepino. Il referendum di conferma della riforma costituzionale, e quello per l’abrogazione del sistema elettorale noto come Italicum, involgono una scelta di fondo, a proposito del modello di democrazia che si vuole per il nostro Paese. Gli autori offrono i loro contributi critici, a sostegno della scelta per il NO, come esercizio di sovranità consapevole, gesto di resistenza contro l’autoritarismo e l’attacco ai diritti di tutti
19/05/2016