Nel contributo che qui pubblichiamo si ripercorrono le tappe che hanno contribuito a delineare una disciplina sanzionatoria per gli stupefacenti che appare il frutto non di scelte consapevoli del legislatore, bensì della stratificazione di interventi del legislatore e della Consulta. L’assetto sanzionatorio oggi in vigore rischia di pregiudicare vari principi di rilievo costituzionale (la ragionevolezza della risposta sanzionatoria; la proporzionalità delle pene; il principio di rieducazione; il rispetto degli obblighi internazionali). Tant’è che la Consulta è già stata investita dal GUP di Rovereto e dalla Corte di cassazione da due questioni di legittimità costituzionale. In questo contributo si riassumono i principali temi implicati da quelle ordinanze di rimessione. La parola – nei prossimi mesi e ancora una volta – alla Consulta.