Il 20 e 21 settembre i cittadini saranno chiamati a rispondere al seguente quesito: «Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56,57e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari?»
Una Rivista come la nostra può, e all’occorrenza deve, prendere posizione sulle grandi questioni di principio che si pongono nella sfera pubblica.
Ma il suo “mestiere” principale resta quello di discutere e far discutere le diverse opzioni in campo, soprattutto quando, come nel caso del referendum, tra i cittadini e gli studiosi emergono vivaci diversità di opinione.
Con questo spirito ospitiamo, in sequenza, tre articoli che illustrano l’intera gamma di orientamenti possibili nella consultazione referendaria.
Le ragioni del “sì” sono esposte da Valerio Onida. Quelle del “no” da Riccardo De Vito. Quelle del non voto da Luigi Ferrajoli.