L’anno 2013 volge al termine.
Finiamo l’anno, allora, invocando quello che invocavamo alla fine dello scorso: una giustizia più efficace; un lavoro più sicuro; luoghi di detenzione che rieduchino i condannati e ne rispettino la dignità; politiche di accoglienza per i rifugiati; rispetto per il territorio, i beni comuni, il patrimonio storico del paese.
A febbraio moriva Dworkin, ricordando a noi tutti il dovere di prendere i diritti sul serio. Ce lo ha ricordato anche Rodotà con il volume laterziano che afferma il diritto di avere diritti. E’ appena uscito, sempre per Laterza, l’ultimo lavoro di Luigi Ferrajoli che sui diritti fonda la ragion d’essere della democrazia.
Nel 2013 è cominciata l’avventura di Questione Giustizia on line, che ha avuto un crescente successo, raggiungendo centinaia di lettori al giorno e molte migliaia al mese.
Abbiamo dato un’occhiata agli articoli più letti e graditi.
E subito ci siamo resi conto che, noi redazione e voi lettori, abbiamo affrontato la cronaca, i lavori parlamentari, i lavori consiliari, le decisioni della corti nazionali ed internazionali proprio seguendo la lezione di Dworkin, Rodotà e Ferrajoli.
Ogni vicenda di attualità, dai marò in India al caso della Shalabayeva, dalla tragedia di Lampedusa alla morte di Priebke è stato letto nell’ottica dei diritti.
Dalla (alfine deludente) vicenda degli stage negli uffici giudiziari alla violenza di genere, dal negazionismo all’omofobia: abbiamo seguito (spesso pungolato, a volte plaudito, altre volte contestato) il faticoso lavoro del Parlamento.
Ed ancora, i temi più scottanti della giurisprudenza, dalle vicende eticamente sensibili agli effetti della crisi economica sui reati commessi dall’imprenditore, dalla rappresentanza sindacale alle prime decisioni in materia di processo telematico. Abbiamo cercato di individuare i filoni giurisprudenziali più interessanti, promuovendone la conoscenza e stimolando il confronto, sempre cercando il punto di vista esterno e cercando di ragionare come giudici europei. Di qui, l’attenzione alle decisione della Corte Europa per i diritti dell’uomo e della Corte di Giustizia, oggetto di specifiche rubriche (le pillole).
Quasi fosse una strenna, abbiamo raccolto gli articoli più letti e li riproponiamo in questo epub come fossero capitolo di un unico volume. Buona Lettura!
*Questione Giustizia 2013 è in formato epub, scaricabile e fruibile su Ipad e qualsiasi altro tablet (o pc e smartphone) come un normale ebook. Basta scaricare il file da questo link. Per Ipad e Iphone il browser consigliato è Safari. Come software per la lettura si consiglia Adobe Digital Editions Home (Windows e Mac) o iBooks (Mac)