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I "baby pit stop" negli uffici giudiziari

di Francesco Barracca
magistrato, addetto all’Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia

1. Premessa

Il 29 gennaio è stato sottoscritto un importante protocollo tra Unicef Italia e il Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi del Ministero della Giustizia per l’allestimento all’interno degli Uffici Giudiziari di spazi accoglienti dove madri, genitori e caregivers possano allattare e accudire i propri bambini e bambine. Questa iniziativa è finalizzata ad incrementare il benessere organizzativo dei magistrati e del personale amministrativo oltreché a costituire un servizio per tutta l’utenza che, anche soltanto occasionalmente, accede agli uffici giudiziari.

 

2. Unicef Italia e i Baby Pit Stop

Come noto l’UNICEF - Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia è l’organo sussidiario dell'ONU con il mandato, fondato sulla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, di tutelare e promuovere i diritti di tutte le persone di minore età. In particolare, Unicef ha tra le sue finalità la promozione della conoscenza e della tutela dei diritti delle persone di minore età, sanciti dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (di seguito anche “CRC”), che ha enunciato per la prima volta, in forma coerente, i diritti fondamentali che devono essere riconosciuti e garantiti a tutti i bambini, le bambine, le e gli adolescenti del mondo. 

La Convenzione, più in generale, si impegna a promuovere e proteggere il benessere complessivo dei bambini, garantendo che crescano in un ambiente che favorisca il loro sviluppo e la loro prosperità.

In coerenza con i contenuti del Nurturing Care Framework for early childhood development pubblicato nel 2018 dall'OMS, dall’UNICEF e dalla Banca Mondiale per fornire indicazioni e raccomandazioni sulla tutela della salute di bambine e bambini e la promozione della loro crescita, lo sviluppo e il benessere dalla gravidanza fino al terzo anno di vita, l’UNICEF Italia ha dedicato lo specifico Programma Nazionale Insieme per l’allattamento alla protezione, alla promozione e al sostegno dell’allattamento e ha attivato il progetto Baby Pit Stop UNICEF, che prevede l’allestimento, in ambienti pubblici, di spazi accoglienti dove madri, genitori e caregivers possano allattare, accudire i propri bambini e bambine, e farli giocare. Si tratta di progetti ed iniziative finalizzate a sostenere la genitorialità e il benessere dei minori quando, per le esigenze ordinarie della vita, le attività di accudimento dei minori non possono avvenire nelle proprie abitazioni o in altri luoghi privati. 

 

3. Il protocollo tra il Ministero della Giustizia ed Unicef Italia

Il protocollo sottoscritto dal Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi e dalla Presidente di Unicef Italia costituisce una applicazione concreta di quanto stabilito dall’art.3, comma 2, della Convenzione il quale prevede che «Gli Stati parti si impegnano ad assicurare al fanciullo la protezione e le cure necessarie al suo benessere, in considerazione dei diritti e dei doveri dei suoi genitori, dei suoi tutori o di altre persone che hanno la sua responsabilità legale, e a tal fine essi adottano tutti i provvedimenti legislativi e amministrativi appropriati». 

Il Protocollo segna un passaggio fondamentale per un ampliamento degli interventi da parte del Dipartimento per il benessere organizzativo ed è rivolto, come detto, non solo ai propri dipendenti, ma anche al personale di magistratura, all’avvocatura e tutti coloro che, a vario titolo, frequentano i palazzi di giustizia e necessitano di un luogo riservato e accogliente per la cura di bambine, bambini, genitori e caregivers. In particolare il Protocollo ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza e la tutela dei principi sanciti dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza come strumento per orientare le scelte individuali e le politiche sociali; collaborare per la realizzazione di attività di informazione e formazione sulla genitorialità responsiva e sui primi mille giorni di vita del bambino rivolte ad operatrici e operatori dei settori educativo, giudiziario e sociale e a genitori, famiglie e caregivers, con particolare riferimento alle fasce più deboli e svantaggiate della popolazione; realizzare negli uffici giudiziario su tutto il territorio nazionale i Baby Pit Stop UNICEF quali spazi attrezzati per accogliere bambine, bambini, genitori e caregivers per facilitare l’allattamento, il cambio del pannolino e l’accudimento responsivo, rispettosi dei criteri indicati dall’UNICEF. 

 

4. La “Road Map” per l’apertura dei BPS all’interno degli Uffici Giudiziari

Il Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria si adopererà per promuovere la diffusione dei BPS presso gli uffici giudiziari dell’intero territorio nazionale attraverso una circolare che indicherà le dimensioni degli spazi e le modalità di allestimento dei BPS tenuto conto dei criteri indicati da Unicef. Nella circolare verranno anche indicate le modalità per la loro apertura. Il supporto di Unicef sarà decisivo per l’allestimento dei BPS così come sarà fondamentale per gli UU.GG. coinvolgere i consigli degli ordini degli avvocati per il sostegno a questa importante iniziativa. Gli spazi per i BPS dovranno essere ampi, luminosi e non situati (ovviamente) all’interno dei servizi igienici. Dovrà essere presente un fasciatoio, una sedia per allattare e tutto il necessario per consentire l’allattamento e, ove possibile, uno spazio per far giocare i bambini, ecc. Sarà poi cura del Dipartimento monitorare l’adesione al progetto BPS da parte degli uffici attraverso rilevazioni specifiche e verrà altresì sostenuta la formazione e l’aggiornamento degli operatori di settore su temi e contenuti di interesse per la promozione dell’allattamento e della genitorialità responsiva. 

Il cammino per avere degli Uffici giudiziari più sostenibili ed umani è appena cominciato…

20/02/2025
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