Parafrasando l’orazione di Antonio al funerale di Cesare nel dramma di Shakespeare, vorrei salutare la sesta sezione della Cassazione civile, soppressa dalla riforma del processo civile, non rimpiangerla. Il male che fanno le riforme sbagliate sopravvive loro; il bene è spesso sepolto; e così sia della sesta sezione. La relazione svolta alla vigilia della sua introduzione, il giorno di san Giorgio del 2009, nell’aula C. Zaccagnini della Corte e mai pubblicata, mi sembra abbia ancora, nei limiti di un intervento di tredici anni addietro, profili di attualità. Contiene riferimenti utili a conservare memoria della gestazione e della nascita della sezione «filtro» e del ruolo della Corte e spunti per valutare la riforma attuata con il d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149, in attuazione della delega di cui alla l. 26 novembre 2021, n. 206.
Sono grato che la richiesta della sua pubblicazione sia stata accettata.