1. Premesse.
2. Legge Pinto e rapporti fra processo di cognizione e procedimento di esecuzione (o di ottemperanza). Un lungo viaggio da Cass. S.U. n.27365/2009 a Cass. S.U. n.6312/2014.
3. Sulla (possibile) “lacuna” dell’ordinamento in tema di ritardo nel pagamento dell’indennizzo ex l.Pinto: ancora su Cass. S.U. n.6312/2014.
4. Dal contrasto fra ordinamento interno e CEDU alla lacuna. Alcune riflessioni sparse a proposito del ruolo del giudice.
5. La diversa posizione espressa dal Consiglio di Stato-Cons.Stato. ord.interl.,n.754/2014.
6. La Legge Pinto come banco di prova per la giurisprudenza nazionale sul modo di intendere “la sostanza” della giurisprudenza della Corte EDU. A proposito di una “presunta” interpretazione convenzionalmente orientata in tema di danno non patrimoniale per cause di lieve entità.
7. Altri dubbi all’orizzonte sulla l. Pinto: Cass.(ord.inter.) n.1382/2015.
8. Conclusioni “in progress”. La necessità di un dialogo fra Corti e il Protocollo n.16 annesso alla CEDU.