In un approccio critico e ragionato al disegno di legge in materia di negazionismo (che sanziona: “chiunque pone in essere attività di apologia, negazione, minimizzazione dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra”) non si può prescindere dalla verifica di quali siano, allo stato attuale della legislazione italiana, le condotte penalmente rilevanti in materia di discriminazione, odio razziale ed apologia del genocidio.
Pertanto, dopo avere affrontare la questione del negazionismo dal punto di vista della giurisprudenza della CEDU, pubblichiamo una sintesi degli orientamenti della giurisprudenza di legittimità in materia.