Il diversivo affaristico
Una sentenza, una candidatura, una ricorrenza storica, un’interpellanza parlamentare, un’aggressione, che hanno a che fare con il fascismo, la discriminazione razziale, l’intolleranza, e altri relitti, prima che delitti. Un incrocio recente di vicende e di parole: quelle orientate (alla Costituzione) e quelle disorientate (e pericolose). E tocca a tutti usare le giuste parole ben prima che siano le sentenze a farlo.
L’uomo, il giurista, il pacifista, il socialista, il martire
Il libro di Marzio Breda e Stefano Caretti Il nemico di Mussolini sin dal titolo colloca Giacomo Matteotti nella corretta posizione storica e politica che le sole celebrazioni rischiano di far dimenticare. Attraverso un’ampia e documentata narrazione, lo restituisce al suo ruolo di principale ed efficace oppositore del nascente autoritarismo fascista; e, dopo il suo omicidio, prodotto dall’odio (e dal timore) che Mussolini e i fascisti e nutrivano verso di lui, di “grande ombra” sul regime.
Tra rievocazioni di un passato di ignominia e concreti pericoli per la democrazia
Recensione a L’epurazione mancata. La magistratura tra fascismo e Repubblica, a cura di Antonella Meniconi e Guido Neppi Modona (2022)
Riflessioni a partire da Dove andava Matteotti? Storia di un depistaggio lungo un secolo, di Enrico Tiozzo (Aracne, 2022)