Il fenomeno della corruzione in Italia è da tempo oggetto di valutazioni e riflessioni che, di volta in volta, ne inquadrano gli elementi rilevanti sul piano socio - economico, oltreché su quello più squisitamente giuridico. Va, subito, aggiunto che, al di là dell’ampiezza e della numerosità delle analisi svolte, l’importanza di questo fenomeno nel nostro Paese, qualora si avesse bisogno di ulteriori evidenze confermative, è fattualmente testimoniata dall’esistenza di un’Authority dedicata, istituita nel 2014. Inoltre, non è certo casuale che in questo ambito si sono succeduti, come ricordato nella lucida Prefazione di Marco Gambardella, che occupa le prime pagine di questo corposo volume, ben 3 significativi interventi ordinamentali nel secondo decennio di questo secolo, nel 2012, nel 2015 e nel 2019, finalizzati a produrre un efficace contrasto ad una sua evoluzione in chiave sistemica dalle conseguenze nefaste, facilmente intuibili.
Con queste premesse i primi interrogativi che ci si può porre cominciando a sfogliare questo libro sono: perché leggerlo e, conseguentemente, perché parlarne? La risposta è, in una certa misura, già indicata nel suo titolo - la corruzione / le corruzioni -, che lascia chiaramente intendere, anche ai non addetti ai lavori, il suo obiettivo, certamente, ambizioso: offrire al lettore un quadro complessivo e sistematico del fenomeno corruttivo nelle sue molteplici sfaccettature, avvalendosi di qualificati contributi di magistrati, avvocati e di un commercialista, in grado di illustrare e di sollecitare il desiderio di ulteriori approfondimenti sui singoli aspetti.
La tappa iniziale di questo viaggio nel pianeta corruzione offre pagine di sicuro interesse dedicate all’inquadramento del fenomeno corruttivo nel codice penale (l’autore è Guido Stampanoni Bassi, che è anche il curatore del libro); ad esso seguono contributi, altrettanto validi e documentati, centrati sui temi del traffico di influenze illecite (Davide Giorgiadi), dei reati di turbativa (Nicola Madia) e di corruzione, sia in ambito societario (Nicola Menardo) che in quello fallimentare (Corrado Ferriani).
Vi sono, poi, capitoli che si soffermano, puntualmente, sulle caratteristiche della corruzione in ambito commerciale (Ilaria Conti) e in quello, di crescente rilievo quantitativo, sanitario, farmaceutico e biomedicale (Antonio Carino).
Seguono ancora contributi, certamente non di minore interesse, che indagano sulle caratteristiche del fenomeno corruttivo nella sua dimensione internazionale (Lorenzo Rocca ed Eugenio Fusco), sulle sue manifestazioni in ambito parlamentare (Stella Romano) e sul suo rapporto con la responsabilità delle persone giuridiche, così come risulta configurata dal D. Lgs. N.231 del 2001 (Francesco Sbisà e Tatiana Giacometti).
Negli ultimi 3 capitoli di questo libro, infine, si analizzano la pluralità degli strumenti investigativi utilizzati per favorire l’emersione dei fatti corruttivi (Raffaele Cantone), accompagnandola ad una riflessione sul pericolo di una possibile disincentivazione delle attuali forme collaborative e la nuova figura ordinamentale della Procura Europea, varata dopo una lunga gestazione, che sta muovendo i primi passi accompagnata da molteplici difficoltà operative (Gaetano Ruta); da ultimo, si offre un esauriente quadro complessivo del sistema sanzionatorio legato ai fenomeni corruttivi (Ladislao Massari).
Lasciando al lettore il giudizio sul raggiungimento dell’obiettivo prima ricordato, va, comunque, segnalata e apprezzata l’accuratezza di ogni contributo nell’illustrare i singoli aspetti dei temi presi in considerazione, in un’analisi arricchita dalla valutazione del loro impatto sull’ordinamento, anche alla luce dei correlati orientamenti giurisprudenziali.
Il tutto viene, poi, reso - e questo è un secondo merito non trascurabile del libro - con uno stile accessibile e chiaro, adatto ad una platea di lettori ben più ampia e numerosa di quella costituita dalle sue componenti istituzionali e funzionali.
In conclusione, alla luce di quanto finora detto, ne potrebbe essere suggerita una sua lettura, se non integrale almeno di alcune sue parti, anche negli istituti scolastici superiori in una visione più ampia del processo educativo del cittadino; una visione, orientata a contrastare e superare gli ostacoli – e certamente la corruzione in questo contesto non svolge un ruolo negativo secondario - che si frappongono allo sviluppo sano ed armonioso, anche sul piano socio - economico, di una società civile complessa, quale quella del nostro Paese.