Articoli di Daniele Mercadante
Verso il nadir della motivazione d'epoca moderna e contemporanea
Una proposta interpretativa dell'attuale stato dei rapporti tra istituzioni rappresentative e potere giudiziario
Sommario: 1. Introduzione; 2. Il ritorno ad un concorso aperto ai semplici laureati in giurisprudenza; 3. La possibilità di iniziare il tirocinio presso procure, tribunali e corti dopo il superamento dell’ultimo esame del corso di laurea in giurisprudenza e prima della discussione della tesi di laurea; 4. L’organizzazione di corsi di preparazione al concorso da parte della Scuola Superiore della Magistratura; 5. Le modifiche alle prove scritte del concorso; 6. La riduzione delle materie oggetto della prova orale; 7. Le riforme di cui il concorso in magistratura avrebbe necessità, e che il disegno di delega legislativa non contempla; 7.i. La riduzione dei tempi di svolgimento del concorso e la loro sincronizzazione con quelli relativi alle prese di possesso e ai trasferimenti; 7.ii. La riduzione dei candidati al concorso e l’introduzione di una quarta prova scritta; 7.iii Aumentare le tutele dell’imparzialità del concorso in magistratura, come di tutte le selezioni pubbliche; 7.iv. Rivedere l’organizzazione degli studi in giurisprudenza quale contributo ad una riqualificazione delle professioni legali; 8. Si pour moi l'ignorance a des charmes bien grands, c'est depuis qu'à mes yeux s'offrent certains savants: il concorso in magistratura ed il referendum sulla separazione delle carriere - finalmente, la fantasia al potere
Perché separare le carriere non è un'idea su cui riflettere, è incostituzionale
Che cosa rende dissonanti, cacofoniche, le previsioni sulla giustizia, ed in particolare sulla giustizia civile, inserite nel Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza rispetto al resto dello spartito? Per cercare di dare una risposta a questo interrogativo e comprendere la natura della disarmonia, si analizzerà il contenuto del PNRR, proponendone una chiave interpretativa che aiuti a farsi un’idea del punto al quale è giunta la notte della separazione tra umanesimo giuridico e costituzione materiale.
Recensione a La giustizia come professione, di Gustavo Zagrebelsky (Einaudi, 2021)
Da quali fenomeni di lungo periodo trae origine la crisi etica della magistratura? Una proposta ricostruttiva.
Una riflessione sul rapporto tra magistratura e nuovi media sulla scia dell’assalto al Campidoglio di Washington del 6 gennaio di quest’anno.
La “finanziarizzazione” di un bene comune e vitale come l’acqua è la spia di processi economici ed istituzionali che rischiano di alterare la libertà delle scelte politiche collettive in materia economica sinora limitate solo dal rispetto dei diritti fondamentali e di trasformare la razionalità economica espressa dall’ultraliberismo in una sorta di postulato sovracostituzionale, vera norma fondamentale delle comunità politiche statali e della stessa comunità internazionale.
L'interrogazione sull'effettività del diritto unionale come punto di partenza per uno sforzo di chiarificazione dei rapporti costituzionali e istituzionali tra UE e stati membri più consapevole e maturo
Quello che decidiamo di insegnare – come quello che rinunciamo ad insegnare - ai magistrati in tirocinio fornisce l’immagine – in positivo come in negativo – della nostra capacità collettiva di comprendere quali sono la nostra collocazione e il nostro ruolo tra le istituzioni e nella società.
Appunti per una riflessione costituzionale sul ruolo del magistrato in un universo apparentemente a-valoriale, e dunque apparentemente a-nomico
Una riflessione che si vorrebbe costituzionale, con qualche spunto relativo al processo civile, sull’imbarbarimento del discorso pubblico sul diritto e sulla giustizia