Magistratura democratica

Articoli di Roberto Riverso

consigliere della Corte di cassazione
«Un magistrato integralista»

Integralista sì ma della Costituzione. La recensione al libro di Giovanni Cannella, Un magistrato integralista, Ed. Etabeta 2023. Il volume sarà presentato a Roma l’11 ottobre 2024, ore 15, presso l’Aula Magna della Facoltà Valdese. 

28/09/2024
Note di mezza estate sul Jobs act annegato in un mare di incostituzionalità: il caso del licenziamento disciplinare

Probabilmente costituisce un record il numero di pronunce di incostituzionalità che hanno colpito il d.lgs. n. 23 del 2015 (cd. Jobs act): ciò che ne esce sconfessata è soprattutto la filosofia che vi era sottesa

10/09/2024
La riforma del lavoro sportivo e la previdenza dei lavoratori dilettanti tra incertezze giurisprudenziali e nuove garanzie normative

Nel quadro della tanto attesa riforma del lavoro sportivo di cui al d.lgs. 36/2021 (come modificato dal correttivo d.lgs. 163/22), che intende superare le attuali discriminazioni e le clamorose carenze di tutela, e la cui entrata in vigore è prevista per l’1.7.2023, il presente saggio analizza la recente giurisprudenza della Cassazione, le 37 sentenze emesse tra il 2021-2022 in materia di contributi previdenziali per i lavoratori sportivi dilettantistici, mettendone in evidenza criticità logiche e sul piano del principio di legalità. 

27/04/2023
La prescrizione della malattia professionale tra vecchie certezze e nuove incertezze

La più recente giurisprudenza ha messo in crisi il consolidato equilibrio raggiunto nella disciplina della prescrizione delle prestazioni spettanti per le malattie professionali, grazie ad un meditato orientamento che teneva insieme l‘impianto originario delle garanzie dettate dal TU INAIL, le istanze di tutela fatte valere dalla Corte Costituzionale in alcuni casi particolari, la disciplina generale della prescrizione (Sez. Un. 576/2008). E’ quanto mai urgente perciò ripristinare una interpretazione più plausibile rispetto al sistema ed ai suoi principi fondamentali. Quelli che portavano la Corte Costituzionale (n.206 del 1988) ad affermare che “ quand'anche la tardiva presentazione della denunzia fosse ascrivibile in tutto o in parte all'ignoranza o alla negligenza o alle stesse pessime condizioni di salute del lavoratore, il privarlo per ciò solo di ogni indennizzo rappresenta pur sempre una manifesta violazione del principio di cui all'art. 38 Cost.” 

02/11/2022
Lo smarrimento del concetto di occasione nella giurisprudenza di legittimità in materia di infortunio sul lavoro

Recenti pronunce di legittimità rimettono in discussione gli approdi interpretativi maturati negli anni a proposito dell’ambito di indennizzabilità dell’infortunio occorso “in occasione di lavoro”, nozione nella quale si facevano rientrare tutti i fatti, anche straordinari ed imprevedibili, inerenti all’ambiente, alle macchine o alle persone, purché attinenti alle condizioni di svolgimento della prestazione, ivi compresi gli spostamenti spaziali del lavoratore. Tanto la pausa di lavoro, quanto il passaggio al collega, rappresentano situazioni giustificate, ragionevoli e correlate al lavoro, in quanto rispondenti, comunque le si valuti, ad un interesse tanto del lavoratore quanto dello stesso datore di lavoro.

30/06/2022
La tutela del lavoratore e la prescrizione dei contributi previdenziali, tra norme espresse ed esigenze di sistema

Sostenere - come fa la sentenza della Cassazione n.5820/2021 - che la denuncia del lavoratore e dei suoi eredi, con effetto di raddoppio del termine di prescrizione dei contributi previdenziali, da 5 a 10 anni, siccome testualmente previsto nel comma 9, dell’art.3 della legge 335/1995, “a decorrere dall’1.1.1996”, non si riferisca ai medesimi contributi, ma a quelli precedenti all’entrata in vigore della legge (il 17 agosto 1995), implica un ragionamento tortuoso e difficile da accettare; tradisce il significato letterale e la struttura sintattica della norma; annichilisce il valore sistematico che la disciplina della prescrizione dei contributi è destinata ad assolvere nell’ordinamento, anche (e prioritariamente) nei confronti del lavoratore che, dalla sua maturazione, subisce la perdita della tutela costituzionale imprescrittibile.

29/03/2022
Note in tema di individuazione dei soggetti obbligati ai vaccini a seguito del decreto legge n. 44/2021

Le norme dettate in materia di obbligo vaccinale dall’art. 4 del d.l. 1 aprile 2021, n. 44, rappresentano l’intervento politico, da molti auspicato, che scioglie il dilemma, dibattuto lungamente in questi mesi in ambito giuslavoristico, a proposito dell’impatto della profilassi vaccinale all’interno del settore sanitario socio assistenziale. In questa sede, si analizzeranno l’individuazione dei soggetti destinatari dell’obbligo e il rilievo sistematico che l’intervento del d.l. assume rispetto al TU n. 81/2008.

20/04/2021
Questioni applicative in tema di rifiuto di vaccinarsi: dalla circolare INAIL dell’1.3.2021 all’ordinanza del giudice di Belluno del 19.3.2021

Tra i molti profili critici che riguardano la campagna vaccinale in corso contro l’epidemia da Sars-CoV-2, si affaccia alle cronache quello che concerne la reazione del datore di lavoro contro il dipendente che rifiuta di vaccinarsi, costituendo in tal modo un potenziale fattore di contagio nei confronti di terzi.

29/03/2021
L’obbligo del vaccino anti Covid nel rapporto di lavoro tra principio di prevenzione e principio di solidarietà

Il tema dei vaccini presenta profili particolarmente problematici nell’ambito del rapporto di lavoro. Rispetto alla soluzione drastica del licenziamento come reazione al rifiuto del lavoratore di vaccinarsi, la sospensione del rapporto nell’ambito della sorveglianza sanitaria, strategicamente orientata alla conservazione del rapporto, all’allontanamento dal rischio e ad una più appropriata logica promozionale, può rappresentare la soluzione più congrua e razionale.

18/01/2021
Vero e falso sulla responsabilità datoriale da Covid-19. Aspetti civili, penali e previdenziali
La polemica antigovernativa contro la presunta responsabilità penale delle imprese per l’infortunio sul lavoro da Covid, che tanto agita le associazioni datoriali ed alcuni settori politici, è fondata sul niente. Anche se mira ad un risultato molto concreto quanto incostituzionale: lo scudo penale
19/05/2020
Salute, lavoro e coronavirus, nella ricorrenza del 1 maggio
Articolo 41 della Costituzione: “Non può svolgersi in contrasto…”. Quello che la Costituzione dice a proposito dell'iniziativa economica privata, e della libertà ad esercitarla
01/05/2020
Cambiare si può. Nuovi diritti per i collaboratori
La riforma dell’art. 2 del d.lgs. n. 81/2015 reagisce al continuo peggioramento delle condizioni dei lavoratori aggiungendo importanti tasselli protettivi nell’ordinamento lavoristico
15/11/2019
Reddito di cittadinanza: assistenza alla povertà o governo penale dei poveri?
L’intreccio di funzioni operato nella legge sul reddito di cittadinanza (RDC) ha prodotto un vasto programma normativo ispirato dalla logica combinatoria del Contratto che regge l’impianto di Governo. Nella delineazione del sistema sanzionatorio si evidenzia la marcata accentuazione dell’aspetto della condizionalità e dell’intransigenza punitiva, non priva di elementi di irrazionalità ed asimmetrie, a scapito degli obbiettivi della solidarietà e del sostegno al reddito nelle more della ricollocazione lavorativa
06/06/2019
Cooperative spurie ed appalti: nell’inferno del lavoro illegale
La frantumazione dello schema tipico del lavoro subordinato ha tolto al lavoro tutto valore, e dignità, al punto da consentire il dilagare di forme di sfruttamento plateale
30/04/2019
La finanziaria diminuisce il risarcimento del danno spettante al lavoratore invalido (ed arricchisce l’impresa)
La riforma si pone nel solco della riduzione dei diritti del lavoratore e dell’ampliamento delle prerogative garantite alle imprese secondo il modello di politica del lavoro dominante negli ultimi trent’anni
13/03/2019
Sulla legittimazione ad agire per le discriminazioni collettive afferenti al fattore della nazionalità*
La questione processuale in esame – indispensabile ai fini della tutela effettiva del diritto – non è suscettibile di essere risolta sulla base di una semplice interpretazione letterale di un’unica disposizione sostanziale (l’art. 3 del d.lgs n. 215/2003) di provenienza comunitaria, dettata dall’intento di riservare ai singoli Stati la regolazione della materia dell’immigrazione; e che pertanto non interferisce con le regole processuali vigenti negli Stati membri. Si tratta invece di una questione articolata di cui il giudice deve farsi carico raccordando varie norme e principi (comunitari e costituzionali), senza parcellizzazioni, valorizzando l’interpretazione complessiva e l’intenzione dello stesso legislatore, il quale mostra in più sedi di considerare unitariamente i fattori di discriminazione, anche sotto il profilo della loro tutela processuale
02/11/2017
La sottile linea tra legalità e sfruttamento nel lavoro*
Non si può pensare di risolvere i problemi della legalità del lavoro soltanto cambiando le regole: la questione è più complessa, perché lo scarto tra essere e dover essere nel mondo del lavoro interpella molti attori responsabili, compresa la giurisdizione. Se si vuole un recupero della mortificata legalità, prima delle leggi ci vogliono i comportamenti. L’applicazione della legge, nel settore del diritto del lavoro, è contagiosa, innesca cioè meccanismi virtuosi con effetti benefici non solo per i diritti soggettivi ed irrinunciabili del singolo lavoratore, ma piuttosto per l’intera filiera produttiva e per l’intera società
28/04/2017
Cause di lavoro, 4 proposte normative a costo zero
Possibili interventi per la razionalizzazione delle competenze processuali
03/10/2015
I licenziamenti disciplinari tra Jobs act e riforma Fornero. (Basta un poco di fatto materiale e la reintegra va giù?)
Nella nuova disciplina emanata con il decreto legislativo di attuazione della legge delega 10.12.2014 n. 183 (approvato il 20.2.2015) è tornata inaspettatamente la categoria del "fatto materiale"
23/02/2015
Interpretazione costituzionalmente orientata, esclusione del socio di cooperativa e competenza del giudice del lavoro
L'ordinanza n.24917 della Corte di cassazione costituisce una solida risposta su una questione resa incerta da un vero e proprio puzzle normativo
06/02/2015
Tutela del lavoro ed appalti (se l’illiceità garantisce il lavoratore più della liceità)
Come la precarietà, in cui è avvolta la condizione dei lavoratori oggi, ha influenzato anche la questione della regolamentazione del lavoro negli appalti
20/01/2015
Viaggio di un lavoratore esposto all'amianto all'interno del pianeta giustizia
Nell'approccio al problema dell'amianto il tema della giustizia deve avere un ruolo centrale, anche in vista di nuove soluzioni normative da elaborare
12/11/2014
Una sentenza da leggere
nella giusta ottica
Commento a CGUE 6 marzo 2014 sul trasferimento dei rapporti di lavoro in caso di cessione contrattuale di una parte di azienda non identificabile come entità economica autonoma preesistente
19/03/2014
Eternit: un buco nero
di omissioni
La Corte d’Appello di Torino ha condannato l'imprenditore elvetico Stephan Schmidheiny a 18 anni di detenzione per disastro doloso
19/06/2013
Allarme rosso per i lavoratori esposti all’amianto
La "decadenza tombale dell'azione" è il nuovo istutito inventato dalla Cassazione in materia previdenziale per i lavoratori esposti all'amianto. Sono pesanti le conseguenze, con perdita definitiva del diritto alla rivalutazione contributiva
22/02/2013