La Commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo illecito dei rifiuti e gli illeciti ambientali (c.d. “Commissione ecomafie”), in base alla legge 7 gennaio 2014, n. 1, è chiamata “a fare luce sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti” a individuare “le connessioni tra le attività illecite nel settore dei rifiuti e altre attività economiche” ricostruendo gli assetti societari, il ruolo delle organizzazioni e quello svolto dalle associazioni di cui agli articoli 416 e 416-bis del codice penale, le “attività illecite connesse al traffico illecito transfrontaliero dei rifiuti”, a verificare la sussistenza di comportamenti illeciti “da parte della pubblica amministrazione centrale e periferica e dei soggetti pubblici o privati operanti nella gestione del ciclo dei rifiuti”, nella gestione dei siti inquinati e nelle attività di bonifica, nella gestione dei rifiuti radioattivi, dei rifiuti pericolosi, della depurazione delle acque.
Pur essendo il lavoro della Commissione d’inchiesta, a differenza di quello della magistratura, volto non a un giudizio su singoli fatti penalmente rilevanti ma alla ricostruzione di fenomeni e all’analisi generale dei comportamenti dei soggetti pubblici e privati in materia ambientale, il perimetro di queste attività − nell’esercizio dei poteri previsti dall’art. 82 della Costituzione e dalla legge istitutiva − porta la Commissione ad acquisire ed esaminare provvedimenti giudiziari, a interloquire con autorità giudiziarie e parti processuali, nella prospettiva di ricostruire l’esistenza e la natura di fenomeni illeciti, il rischio dell’emergenza di tali fenomeni, la loro strutturazione su alcuni territori o in alcuni settori tematici.
Nel corso dell’attività della Commissione, sin dall’entrata in vigore della legge 22 maggio 2015, n. 68 (“Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente”), si è percepita la grande attenzione alla sua concreta applicazione da parte di tutti gli interessati, così da suggerire di ampliare la raccolta di informazioni.
La Relazione approvata il 23 febbraio 2017, basata sui contributi degli uffici giudiziari e frutto del lavoro svolto in collaborazione con il Servizio per il controllo parlamentare della Camera dei deputati, contiene un’iniziale valutazione dell’applicazione della legge n. 68/2015, propone il tema dell’efficacia delle norme in materia di tutela dell’ambiente e offre un’ipotesi di metodo per la raccolta e analisi di elementi informativi in questo campo.
Alla Relazione sono allegati documenti di portata generale, che la Commissione ha ritenuto di mettere a disposizione in questo contesto, e sono altresì indicizzati i documenti disponibili presso l’archivio dell’organo costituzionale.
*La foto in copertina è un fotogramma tratto da Gomorra di Matteo Garrone (2008)