Magistratura democratica

Leggi e istituzioni - pagina 26

La sentenza della Corte costituzionale n. 164 del 2017, che ha ritenuto infondata la questione di legittimità costituzionale sull’abrogazione (ad opera della legge 27 febbraio 2015, n. 18) del procedimento di ammissibilità (cd. filtro) delle domande risarcitorie in tema di responsabilità civile del magistrato, non si è invece pronunziata su altre questioni coinvolgenti le modifiche apportate alla legge n. 117 del 1988. Tra queste, si esamina quella concernente l’attenuazione della cd. clausola di salvaguardia (posta a garanzia della funzione giurisdizionale), per vagliarne i possibili esiti alla luce del quadro normativo interno, costituzionale ed eurounitario
27/06/2018
Tanti auguri alla Repubblica
La festa della Repubblica coincide quest’anno con la grave crisi istituzionale provocata dalla mancata formazione del Governo auspicato dalle due forze politiche che hanno maggiormente beneficiato dell’esito della recente consultazione elettorale. Il rifiuto da parte del Capo dello Stato di avallare la nomina di uno dei ministri indicati da dette forze politiche ha innescato una polemica violentissima e persino la prospettata messa in stato d’accusa del presidente della Repubblica. La gravità della crisi non dipende dalla difficoltà di formare un Governo in grado di ottenere la fiducia del Parlamento, quanto piuttosto nella messa in discussione delle prerogative e dei poteri del Capo dello Stato, le cui decisioni possono essere criticate ma che non dovrebbe essere delegittimato in nome di una pretesa supremazia della volontà popolare impersonata dai partiti vittoriosi nelle elezioni. È in gioco la tenuta dell’assetto costituzionale. Occorre perciò davvero fare fervidi auguri il 2 giugno alla Repubblica, nel giorno del suo compleanno
30/05/2018
Protezione internazionale, il diritto di impugnazione e le sezioni specializzate*
L’autrice evidenzia i lati problematici della normativa introdotta con la legge 46/2017, che modifica il rito applicabile alle controversie per il riconoscimento della protezione internazionale, alla luce della sua prima applicazione. In particolare, i problemi posti dalla previsione solo eventuale dell’udienza e della compatibilità di tale disposizione con le norme costituzionali di cui agli artt. 24 e 111.
16/05/2018
La Corte costituzionale ed il regime delle spese di giudizio nel processo del lavoro
Con la sentenza n. 77 del 2018, la Corte costituzionale cancella la riforma del 2014 che limitava fortemente la possibilità di compensazione fra le parti all'esito del giudizio civile e affida al giudice, ed in particolare a quello del lavoro, uno strumento efficace di adeguamento del regolamento delle spese alle peculiarità del caso concreto.
01/05/2018
Principio di effettività e diritto del lavoro
Il principio di effettività, elaborato dalla Corte di giustizia per assicurare piena attuazione agli strumenti normativi dell’Ue privi di efficacia diretta, stenta a trovare applicazione nell’ambito del diritto del lavoro, nonostante una importante corrente di pensiero ne abbia da tempo sottolineato il radicamento nei valori costituzionali. Consapevole della crisi attraversata dal diritto del lavoro e dai suoi formanti, dottrinale e giurisprudenziale, il saggio tenta di verificare, attraverso tre esercizi applicativi su tematiche di attualità (contratti a termine, poteri officiosi del giudice e licenziamenti illeciti), se il principio di effettività possa far riacquistare al diritto del lavoro la sua tradizionale capacità di lettura della realtà sociale e di interpretazione dei cambiamenti. Il tentativo è condotto suggerendo che tale rivalutazione possa avvenire inducendo il diritto del lavoro a reimparare dal diritto civile un uso più rigoroso delle categorie e ponendole, opportunamente innervate dai principi del diritto dell’Ue, a servizio di quei valori personali che del diritto del lavoro costituiscono da sempre la cifra identificativa.
24/04/2018
Organizzazione giudiziaria e autonomia della giurisdizione: il ruolo del Consiglio superiore della magistratura ed il rapporto con il Ministero della giustizia
L'articolo è tratto dall’intervento tenuto al seminario “Le risorse per l’organizzazione e l’organizzazione delle risorse” organizzato dal coordinamento nazionale di AreaDG il 23 febbraio 2018 a Roma (Sala della biblioteca della Procura generale presso la Corte d’appello)
17/04/2018
Ilva e il diritto alla salute. La Corte costituzionale ci ripensa?
Il contributo che pubblichiamo ragiona sulla recente decisione n. 58 del 2018, con cui la Consulta torna ad occuparsi del tema della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori negli stabilimenti dell’Ilva di Taranto. L’autore registra qualche non irrilevante mutamento di rotta nella giurisprudenza costituzionale rispetto alla precedente sentenza n. 85 del 2013 e rimarca con forza come il diritto alla salute non può soggiacere, se non a prezzo di qualche forzatura del dettato costituzionale, a bilanciamenti con altri interessi pur costituzionalmente rilevanti (essendo il diritto alla salute l’unico diritto che, non a caso, è definito fondamentale dalla nostra Costituzione).
10/04/2018
La salute, il lavoro, i giudici
Un breve commento alla sentenza (n. 58/2018) con la quale la Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del cd. decreto Ilva. Vi si leggono parole chiare sul rapporto tra i diritti fondamentali della persona e iniziativa economica
24/03/2018
La Corte costituzionale, nel silenzio del legislatore delegato e nel contrasto tra i giudici di legittimità, apre a più ampi limiti alla sospensione dell’esecuzione della pena detentiva
Osservazioni in merito agli effetti sugli ordini di carcerazione emessi nei confronti di condannati a pena detentiva superiore a 3 anni e non superiore a 4 anni a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 41, depositata in data 2.3.2018, che ha dichiarato incostituzionale il quinto comma dell’articolo 656 del codice di procedura penale, «nella parte in cui si prevede che il pubblico ministero sospende l’esecuzione della pena detentiva, anche se costituente residuo di maggiore pena, non superiore a tre anni anziché a quattro anni»
19/03/2018
Una pena clemente. Qualche riflessione in materia di umanità penitenziaria*
Una pena che distrugge e annienta una persona non è pensabile. E ciò che non è pensabile non è nemmeno giuridico. A questo serve la clemenza: a togliere di mezzo dal mondo del diritto l’inimmaginabile, il non pensabile, che ancora accade nei nostri penitenziari.
08/03/2018
Appello al governo per la riforma penitenziaria
Pubblichiamo il testo di un appello sottoscritto da diverse associazioni in rappresentanza dei mondi dell’università, dell’avvocatura, della magistratura e del volontariato, nonché da autorevoli giuristi e da personalità della società civile. L’appello, indirizzato al Governo, auspica l’approvazione definitiva della riforma penitenziaria, in attuazione della delega conferita con la l. n. 103/2017. La riforma, giunta a un passo dal varo definitivo con l’approvazione dello schema di decreto legislativo, rischia ora una definitiva battuta d’arresto per via della fine della legislatura.
06/03/2018
Ordinamento penitenziario. Per una riforma necessaria
Domani, 22 febbraio 2018, il Consiglio dei Ministri deciderà le sorti della riforma penitenziaria. Nell’auspicare la sua approvazione nella versione originale, pubblichiamo i lavori della Commissione che ha predisposto lo schema di decreto delegato approvato il 22 dicembre 2017.
21/02/2018
Il controllo del garante per la protezione dei dati personali e l’autorità giudiziaria secondo le più recenti norme eurounitarie
In vista della prossima piena applicabilità del Regolamento UE 2016/679 e della prossima scadenza dei termini per il recepimento della Direttiva UE 2016/680 (in materia di protezione dei dati personali) appare opportuno mettere in evidenza la questione degli effetti di tale nuova disciplina con riferimento al controllo, da parte del Garante per la protezione dei dati personali, sull’attività giurisdizionale in campo civile e in campo penale
15/02/2018
“Tendono alla chiarità le cose oscure”: il carcere e l’esecuzione penale nello schema di decreto legislativo di riforma dell’ordinamento penitenziario*
Un primo commento a quella che, dopo la legge Gozzini, costituisce il tentativo più organico di riforma e aggiornamento dell’ordinamento penitenziario. Una lettura ragionata dei profili innovativi che consente di verificare l’infondatezza di alcuni argomenti utilizzati per screditare la riforma e di capire come dignità e finalismo rieducativo della pena siano strumentali alla costruzione di comunità umane pacifiche, libere e sicure.
14/02/2018
Soggetti soltanto alla legge. I magistrati e le carriere
Riemergono le carriere all’interno del corpo professionale e, con queste, l’imprinting verticale della magistratura. Ne risentono l’autonomia della giurisdizione e, al dunque, l’uguaglianza delle persone davanti alla legge. Occorre studiare la patologia per formulare prognosi e trovare antidoti.
13/02/2018
La discrezionalità del Consiglio: una prerogativa irrinunciabile dell’autogoverno o un peso insostenibile per la magistratura?
La discrezionalità è una prerogativa irrinunciabile per l’autogoverno e lo strumento per conformare le scelte di amministrazione ai valori costituzionali e alle esigenze della giurisdizione. La rinuncia alle prerogative di discrezionalità delinea una nuova fisionomia del Csm, funzionale ad una ristrutturazione in senso verticistico e burocratico dell’ordine giudiziario, e riduce il suo ruolo politico nella difesa e nella promozione dei valori che sono a fondamento della giurisdizione. In questa consapevolezza la magistratura deve ritrovare il senso dell’appartenenza all’istituzione consiliare e l’aspirazione ad un autogoverno all’altezza delle aspettative di giustizia della collettività.
06/02/2018
Il fascino discreto della carriera. Dirigenza giudiziaria: proposte a confronto
Alcune scelte operate dal Csm in materia di nomine ad incarichi dirigenziali ed in Cassazione, che sono state oggetto di critiche in ambito associativo e tra i magistrati, hanno indotto i gruppi della magistratura associata ad elaborare ed offrire alla valutazione dei colleghi proposte per superare le criticità imputate al sistema del conferimento degli incarichi disciplinato dal testo unico sulla dirigenza giudiziaria (TUD) come riformato con delibera del 28 luglio 2015. In particolare, in tal senso si sono mosse, con un occhio rivolto anche alle prossime elezioni per il rinnovo della componente togata del Csm, Autonomia e indipendenza e Area democratica per la giustizia.
22/01/2018
La tentazione riduzionista dell'accesso alla Cassazione e il vizio di motivazione
Una riflessione sulle proposte “riduzionistiche” del ricorso alla suprema Corte in materia penale
17/01/2018
Da “gusci vuoti” a “officine dei diritti”
Pubblichiamo la relazione svolta all'incontro di studi organizzato dal Csm il 21 novembre 2017 sul tema: “Problematiche applicative ed organizzative derivanti dall'entrata in vigore della riforma della magistratura onoraria”
09/01/2018
Digito ergo sum: la tutela giuridica della persona dagli algoritmi*
L’accesso al Web è un diritto fondamentale. Il suo rovescio è la scia informatica che ogni persona lascia inconsapevolmente nella rete. L’identità digitale di ciascuno viene analizzata sistematicamente dagli algoritmi dei motori di ricerca. Pseudonomizzazione, diritto all’oblio, deindicizzazione e altri strumenti di tutela europea dei dati personali (reg. n. 679/2016/UE) non eliminano i rischi di una nuova Sorveglianza partecipativa; anzi è in gestazione una inquietante Giustizia predittiva.
21/12/2017
Cyberbullismo: famiglia, scuola e servizi dopo la legge 71 del 2017
L’articolo illustra le principali novità della legge 71/2017 evidenziando le premesse ideali e le finalità educative della norma che mira a mettere a sistema una rete protettiva e responsabilizzante in grado di prevenire e recuperare le degenerazioni di un uso scorretto di Internet mentre si assiste ad un sensibile incremento di manifestazioni di prevaricazione e abuso agite attraverso il web e che vedono protagonisti adolescenti.
20/12/2017
La bonifica dei siti contaminati tra disciplina amministrativa, tutela penale e norme sovranazionali (attese)
La questione delle bonifiche dei siti contaminati, di estrema rilevanza ambientale ed economica, viene affrontata sula base di norme nazionali stratificate, complesse, che rispondono a finalità diverse; mentre si attendono chiare norme europee per la tutela del suolo
12/12/2017
Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente e attività giurisdizionale
La legge 28 giugno 2016, n. 132, organizza il Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente, articolato in ISPRA e Agenzie ambientali regionali, e contiene norme che hanno riflessi anche sull'attività giurisdizionale. Si prefigurano opportunità che potranno diventare concrete con un’adeguata organizzazione del Sistema e una capacità di dialogo tra i diversi attori
05/12/2017