Articoli di Questione Giustizia su diritto penale - pagina 3
La cd. legge spazzacorrotti: analisi e problematiche delle novità sostanziali e processuali della legge n. 3 del 2019 *
Nel partire dall’assunto che l’effettività della risposta sanzionatoria non dipende solo dalle norme incriminatrici ma anche dall’ampiezza e incisività degli strumenti investigativi a disposizione, la Legge n. 3 del 9 gennaio 2019 ha introdotto nuove ed eterogenee misure finalizzate ad accrescere sia l’efficacia repressiva che quella preventiva dell’azione di contrasto alla corruzione
09/09/2019
Le Sezioni unite sulla cannabis light. Una prima lettura
La cannabis light tra legge, giudici, principio di offensività in astratto e in concreto e alcune occasioni mancate
24/07/2019
Il giudice e la legge penale
Le usuali discussioni sul rapporto giudice/legge riguardano il problema dell’interpretazione. Le teorie dell’interpretazione non sono teorie sui poteri del giudice. Problemi ermeneutici si pongono per qualsiasi interprete; le differenze tra i fabbricanti di interpretazioni sono di autorevolezza o di potere decisionale
09/07/2019
Inquinamento mafioso della politica e legge penale
L’inquinamento mafioso della politica rappresenta un serio pericolo per economia, diritti e democrazia. Ma le recentissime innovazioni introdotte dal legislatore in tema di “scambio elettorale politico mafioso” − e cioè l’estensione dell’area dei “patti” penalmente rilevanti ai sensi dell’art. 416-ter e l’aumento consistente dei carichi sanzionatori − meritano una attenta riflessione critica
05/06/2019
Elezione di domicilio e conoscenza del procedimento: la parola passa alle Sezioni unite
Le Sezioni unite chiamate a pronunciarsi sulla validità della dichiarazione di assenza basata su un’elezione di domicilio presso difensore d’ufficio nominato dalla polizia giudiziaria in sede di identificazione. Nota a Cassazione Penale, Sez. 1, ordinanza 29 gennaio 2019 (dep. 1 marzo 2019), n. 9114, Pres. Mazzei, Rel. Siani
27/05/2019
Contrasti giurisprudenziali sull'interpretazione e applicazione delle leggi di contrasto al neofascismo
Il contrasto giurisprudenziale creatosi tra le due sentenze emesse dal Tribunale di Milano è occasione per una ricostruzione normativa e giurisprudenziale (di merito e di legittimità) sull’interpretazione e applicazione delle leggi di contrasto al neofascismo. Esiste una via interpretativa che consente in futuro di superare possibili contrasti giurisprudenziali?
14/05/2019
Unione camere penali italiane, il “Manifesto del diritto penale liberale e del giusto processo”
Pubblichiamo il documento dell'Ucpi per avviare una discussione nella magistratura, con l’avvocatura e l’accademia sulla fisionomia del diritto penale e sulle prospettive di riforma
13/05/2019
Castrazione chimica: il dibattito politico e la proposta di legge n. 272 del 2108
Sono in molti a nutrire la segreta speranza che la “castrazione farmacologica” sia solo un fuoco d’artificio elettorale. Ma intanto una proposta di legge c’è, è sostenuta da una raccolta di firme ed è “benedetta” da un sondaggio favorevole. Vale la pena di guardarla più da vicino
09/05/2019
Promulgata la nuova legge sulla difesa… non sempre legittima
La promulgazione della legge contenente la nuova disciplina della legittima difesa è accompagnata da una motivazione che fissa il perimetro di costituzionalità delle norme e disinnesca i miti della propaganda
28/04/2019
Femminicidi di Bologna e Genova: perché quelle sentenze potrebbero sbagliare
Serve spostare il dibattito dal piano mediatico – incentrato sul quantum di pena e su una non condivisibile finalità “esemplare” della sanzione – a quello degli studi giuridici di genere, nel cui ambito tutti gli istituti di diritto sostanziale dovrebbero essere parametrati alla particolarità del bene giuridico protetto, che consiste nella libertà di autodeterminazione della donna
15/04/2019
Il gip che emette i decreti di proroga delle intercettazioni non può tenere l’udienza preliminare
Nota a Cass. Pen., Sez. 2, Sent. 28 novembre 2018 (dep. 10 dicembre 2018), n. 55231, Pres. Gallo, Rel. Pazienza
11/04/2019
Il diritto penale nella stagione dei populismi
Assecondare gli umori repressivi presenti nella società, criminalizzando il diverso e l’emarginato e alimentando la percezione dell’insicurezza e della paura: questi i tratti delle odierne politiche in materia penale che stridono con il volto costituzionale del diritto penale e che rischiano così di trasformarlo da luogo dell’uguaglianza a luogo della discriminazione
02/04/2019
Legittima difesa: una legge per un Paese più pericoloso
La legge sulla “difesa sempre legittima” è stata approvata oggi dal Senato. Crediamo si tratti di disposizioni idonee a creare ulteriori pericoli per quello stesso bisogno di sicurezza che la nuova legge assume di voler tutelare
28/03/2019
La nuova cultura dell’individuo emozionale e sempre emozionato *
Di cosa è fatta la discrezionalità dei giudici se non da un complesso intreccio fra conoscenza giuridica, sensibilità, cultura ed esperienza personale? Ancora una riflessione dopo le sentenze di Bologna e Genova su casi di femminicidio
27/03/2019
Diritto penale no-limits. Garanzie e diritti fondamentali come presidio per la giurisdizione *
Il diritto penale è diventato parte integrante della politica e, in linea con le declinazioni tipiche del populismo penale, risponde ad un nuovo paradigma che si caratterizza per l’utilizzo della penalità protesa a soddisfare pretese punitive opportunisticamente fomentate e drammatizzate ed a legittimare i nuovi assetti di potere politico. Si tratta di un diritto penale sempre più disarticolato dalle proprie premesse fondative liberali, teso al congedo dalla tipicità legale del reato, dal principio di proporzione tra reato e pena e dalla presunzione di innocenza, come dimostra la recente legge cosiddetta “spazzacorrotti”, ed affidato interamente alla gestione del giudice, con l’effetto ulteriore della sovraesposizione della magistratura rispetto a compiti impropri.
26/03/2019
Corte d'assise d'appello di Bologna, brevi riflessioni sulla sentenza n. 29/2018 tra amici e nemici delle donne e della giurisdizione*
Gran clamore ha caratterizzato la rappresentazione mediatica di una sentenza che ha operato una sensibile riduzione di pena, calcolata nel pieno rispetto di quanto il nostro codice stabilisce in caso di rito abbreviato ed in occasione di concessione di attenuanti generiche equivalenti alla contestata e riconosciuta aggravante
19/03/2019
La valutazione delle dichiarazioni dell’imputato nei reati caratterizzati da violenza di genere
Brevi note sulla specificità delle dinamiche del cosiddetto “ciclo della violenza” a margine della sentenza n. 29/2018 della Corte d'assise d'appello di Bologna
12/03/2019
Bambini a processo? Siamo sicuri che serva?
La proposta di abbassare l’età imputabile del minore (da 14 a 12 anni) parte da una visione distorta della criminalità minorile in Italia, e trascura ogni proposta che favorisca la prevenzione attraverso l’inclusione
19/02/2019
Perché la prescrizione non crea problemi negli Usa?
La Costituzione Usa afferma il diritto ad un rapido processo (speedy trial). L’interruzione della prescrizione dopo l’esercizio dell’azione penale, unita al diritto a un rapido processo di primo grado (il solo in cui si accerta la verità materiale), soddisfa quindi l’interesse dell’imputato a non vedersi sottoposto a un giudizio eterno sul fatto
31/01/2019
Legittima difesa: un punto di vista morale
Il rispetto della persona e della sua dignità è irriducibile al valore commerciale di altri beni: in questo contesto si colloca la dottrina cattolica della legittima difesa, che esprime una cultura del limite. La sicurezza è un bene comune la cui tutela è affidata in primo luogo alle istituzioni pubbliche e si costruisce soprattutto decostruendo una percezione dell'alterità dominata dalla paura
28/01/2019
Dalla legittima difesa all’offesa legittimata? Ragioni a confronto sulle proposte di modifica all’art. 52 cp
L'attuale disciplina scriminante della legittima difesa cd. domiciliare non presenta limiti tali da imporne un “potenziamento”. La questione della riforma della legittima difesa è posta al servizio di un marketing elettorale che si vuole permanente e la strumentalità mercantilistica della proposta si colloca in un più generale progetto politico liberticida in contrasto con i fondamenti dello Stato costituzionale di diritto
21/01/2019
«Al privato onesto un’arma legittima». Una genealogia della legittima difesa a tutela del patrimonio nel sistema giuridico italiano
Il diritto penale liberale del XIX secolo considera legittima solo la difesa dei beni personali, e non della mera proprietà. Tale paradigma, prima criticato dalla Scuola Positiva e poi accantonato dalla penalistica fascista a favore di una concezione della difesa legittima di ogni diritto, anche della proprietà, viene difeso dalla Cassazione nel corso della discussione del Progetto del Codice Rocco
14/01/2019
Quale processo penale?
Nel corso del 2017 in seno a Md si è discusso molto intorno al processo penale, con l’obiettivo di disegnare un possibile intervento riformatore, finalizzato a coniugare efficienza e garanzie. Con poche mosse radicali, a quadro costituzionale invariato e praticamente senza investimenti economici, si può, forse, provare a spezzare il cerchio e ripartire
11/01/2019
Fuori dalla legittima difesa
La nuova riforma della legittima difesa ha l’obiettivo di arrivare alla libertà di autotutela in ambito domiciliare e alla “garanzia” di non essere sottoposti a giudizio ma solo a indagini preliminari dall’esito scontato. Subordinando il diritto alla vita alla tutela incondizionata del domicilio, sovverte la gerarchia dei valori tutelati dalla Costituzione e dalla Cedu e produce rilevanti rischi sociali
09/01/2019
Terre e rocce da scavo e antinomie normative. Nota a Tribunale Pesaro, sentenza n. 259, 4 maggio 2018
La complessità delle norme in materia di terre e rocce da scavo è il paradigma di come il susseguirsi di regole e deroghe da fonti di diverso livello, rischi di compromettere la funzione del diritto penale in materia di tutela dell’ambiente
14/12/2018
Quale futuro per il garantismo? Riflessioni su processo penale e prescrizione
Ad oggi il dibattito politico ha lasciato sul campo la prospettiva di una riforma certa della prescrizione in cambio di una riforma incerta che dovrebbe garantire il processo “breve”. Se non incanalata in un contesto normativo unico, dove agli interventi sulla causa di estinzione del reato si possano contemporaneamente saldare quelli sulla prescrizione delle singoli fasi processuali, l’intervento appare lesivo dei diritti dell’imputato ad un equo processo e dei principi costituzionali in materia di presunzione di non colpevolezza e finalismo rieducativo della pena. Magistratura, avvocatura ed accademia dovrebbero aprire un confronto su un nuovo processo penale, che permetta di dibattere anche sulle soluzioni proposte di recente dalla magistratura associata (estensione dell’art. 190-bis cpp e abolizione del divieto di reformatio in peius). Il contesto politico induce a scelte di diritto penale espressivo-simbolico e a torsioni regressive. Non è il momento di compromessi
20/11/2018