Magistratura e società - pagina 8
Riflessioni a partire da Diritto o barbarie. Il costituzionalismo moderno al bivio di Gaetano Azzariti (Laterza 2021)
Rigorosamente senza pretendere di farne una recensione. Anche perché non è facile trovare qualcosa che non sia già stato detto, su questa serie uscita per Netflix il 17 novembre scorso
Nessun dorma. È arrivata la fine di una serie che ha fatto epoca e scalpore
Elisabetta Lamarque torna a raccontare la storia delle relazioni tra la Corte costituzionale e i giudici comuni – e il ruolo da essi ricoperto – nel sistema di giustizia costituzionale contemporaneo
Questione giustizia pubblica in sequenza giornaliera tra loro, il testo degli interventi di Marco Bouchard e di Umberto Ambrosoli svolti a Pesaro il 23 ottobre 2021 nell’ambito del Convegno Parole di Giustizia, su un tema di cui finalmente si occupa anche la riforma del processo penale, quello della giustizia riparativa. E’ possibile seguire il video del dibattito al link https://www.youtube.com/watch?v=pOpVlSf7oz0
Questione giustizia pubblica in sequenza giornaliera tra loro, il testo degli interventi di Marco Bouchard e di Umberto Ambrosoli svolti a Pesaro il 23 ottobre 2021 nell’ambito del Convegno Parole di Giustizia, su un tema di cui finalmente si occupa anche la riforma del processo penale, quello della giustizia riparativa. E’ possibile seguire il video del dibattito al link https://www.youtube.com/watch?v=pOpVlSf7oz0
La recensione al volume di Raffaele Cantone e Nicoletta Parisi, uscito nel 2021 per i tipi di ESI-Edizioni Scientifiche Italiane
Guardando Ariaferma, film di Leonardo Di Costanzo (2021)
Il libro di Fabrizio di Marzio, La ricerca del diritto, è un’occasione importante per tornare a riflettere sul tema della legge nel quadro dell’odierna rilevanza della concezione interpretativa del diritto.
Un anno fa, un professore di storia e geografia è stato decapitato da un giovane islamista a pochi passi dal suo collegio: il suo crimine è stato quello di essersi avvicinato al tema della libertà di espressione utilizzando come materiale didattico le caricature di Maometto. Questo evento ci pone di fronte a un dilemma: possiamo scegliere, in nome della pacifica convivenza tra le varie “comunità”, di eufemizzare la portata di certi insegnamenti che potrebbero offendere alcuni studenti e le loro famiglie? Questa concezione della cosiddetta laicità aperta o inclusiva porta a una riduzione della libertà di espressione e di educazione; un'altra strada è possibile: riscoprire il senso della laicità, non come superato catechismo repubblicano ma come strumento al servizio dell'emancipazione degli individui. Riaffermare il primato della libertà di espressione sulle convinzioni religiose è un lavoro che deve essere svolto nella "casa comune" che la Scuola deve ridiventare.
La recensione al volume di Carlo Brusco, edito da Giuffrè (2021)
Recensione al volume di Roberto Rampioni, edito da Giappichelli (2020)
Nell’intervento svolto al recente Congresso di Magistratura democratica Franco Ippolito svolge un duplice compito, di analisi e di testimonianza. Lo fa gettando a fondo lo scandaglio sulle cause della caduta etica e della crisi democratica della magistratura e del suo governo autonomo e rilanciando le idee forti che, sole, possono consentire ai magistrati di recuperare la fiducia incrinata: costante assunzione di responsabilità nell’esercizio della giurisdizione e nella pratica dell’autogoverno, rifiuto di rinchiudersi nella cittadella corporativa, resa di un servizio giudiziario efficiente ed affidabile.
La recensione al volume curato da D. Galliani e E. Santoro, edito da Pacini Giuridica (2020) per la collana Quaderni de L’altro diritto
La recensione al libro di Barbara Perna (Giunti Editore, 2021)
Considerazioni su vittime, pena e riparazione alla luce del processo sulle stragi del 13 novembre 2015 a Parigi
Nota ad A. Supiot, La sovranità del limite. Giustizia, lavoro e ambiente nell’orizzonte della mondializzazione, a cura di A. Allamprese, L. D’Ambrosio, Postfazione di O. De Leonardis, Mimesis, Milano, 2020
Dopo aver individuato alcune categorie di lavoratori maggiormente vulnerabili, nel contributo ci si sofferma dapprima sulle misure dirette di contrasto al lavoro povero e poi su quelle indirette.
La relazione del procuratore generale presso la Corte di Cassazione svolta ad Anagni il 10 luglio 2021, in occasione del conferimento del premio Bonifacio VIII. Per una cultura della pace.
Recensione a Naturae – La valle dell’annientamento – III Quadro, messo in scena dalla Compagnia della Fortezza, diretta da Armando Punzo
Domani la Rivista riapre dopo la pausa estiva. Ma prima di riprendere il flusso delle pubblicazioni dobbiamo dare notizia di una iniziativa. Questione Giustizia ha deciso di chiamare il quotidiano Il Giornale dinanzi al giudice civile per rispondere sia dell’articolo a firma di Luca Fazzo pubblicato il 14 agosto 2021, intitolato «Chiamata alla rivolta. GOLPE DEI MAGISTRATI CONTRO IL GREEN PASS» e sottotitolato «Le toghe rosse di Md: “E’ una misura anticostituzionale, non va applicata. Il rifiuto dei no vax è da proteggere”» sia del successivo rilancio dell’operazione denigratoria con un articolo, sempre a firma di Luca Fazzo, del 15 agosto. E’ un’azione a difesa della verità e della libertà della Rivista e di quanti vi scrivono. Se, infatti, nello scrivere o nel decidere di pubblicare articoli, saggi o documenti, si dovesse paventare l’infinita gamma di possibili falsificazioni attuate a partire da tali pubblicazioni, il risultato sarebbe la scelta del silenzio o dell’autocensura. Prospettive, entrambe, alle quali non intendiamo soggiacere. Di qui la decisione obbligata di agire in giudizio per accertare i fatti. In difesa della libertà di informazione.
Di fronte al drammatico aggravarsi della crisi umanitaria in Afghanistan, e all’escalation di violenze contro civili inermi e contro coloro che in questi anni hanno operato per rafforzare lo stato di diritto e le istituzioni, l’unica risposta all’altezza dei valori della democrazia è la mobilitazione per mettere in salvo ed accogliere tutte le persone a rischio, e per difendere le libertà e i diritti fondamentali di tutti, a cominciare dalle donne e dai bambini.
E’ questo il richiamo venuto in questi giorni dai numerosi interventi della magistratura associata, in ambito nazionale ed internazionale, e dalla comunità dei giuristi.
Pubblichiamo di seguito la lettera di Medel all’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati e l’intervento di Magistratura Democratica.
Come è già avvenuto per la vaccinazione anticovid, anche la “certificazione verde” divide la nostra come altre società avanzate. Non scandalizzarsi di questa nuova, ennesima, divisione e consentirle di esprimersi ha, al fondo, una idea antica: che il confronto e l’urto di pensieri diversi sia ancora, se non l’unico, il miglior metodo a disposizione per trovare le soluzioni più ragionevoli ed accettabili ai problemi della convivenza collettiva. Per parte nostra restiamo convinti che la campagna di vaccinazione sia uno strumento di liberazione dai più gravi timori per la salute individuale e collettiva e che la vaccinazione sia al tempo stesso un diritto ed un onere, il cui mancato adempimento può giustificare una serie di calcolate restrizioni e limitazioni, adottate nell’interesse collettivo, in vari ambiti della vita sociale.
Ovvero di Mitridate, di Cleopatra e di Romeo e pure di Lucrezia Borgia, e di quanto è importante chiamare con il nome giusto i farmaci per la prevenzione della pandemia ed il foglio illustrativo
Una recensione a F. Barabino, G8 Genova 2001. La notte della democrazia e R. Caruso, G8. C’ero anche io. Un avvocato tra le barricate di Genova, (FOG edizioni, 2021)