Magistratura e società - pagina 7
La recensione al volume di Stefano Mannoni e Guido Stazi, uscito per i tipi di Editoriale Scientifica (2021)
Dopo un magistrato, Renato Rordorf, Valerio Onida è ricordato sulle pagine di Questione Giustizia da uno storico, Guido Melis. L’unione di queste voci esprime, nella forma più eloquente, l’emozione e il rimpianto per la scomparsa di un grande giurista che ha attraversato esperienze e mondi diversi, segnandoli con la sua intelligenza e con la sua umanità.
Presentazione del volume di Leonardo Terrusi, edito da Cacucci (2022) per la collana Biblioteca di cultura giuridica diretta da Piero Curzio
Recensione del volume a cura di Luca Fe’ D’Ostiani (Aracne, 2021)
A quaranta anni dall’omicidio di Pio La Torre una riflessione sulla perdurante attualità del suo impegno, dalle lotte per l’applicazione della Costituzione negli anni Cinquanta all’impegno per la pace ed alle grandi battaglie antimafia. Le grandi mobilitazioni sociali che seppe guidare e le norme di contrasto delle mafie da lui proposte restano tuttora il risultato più avanzato mai raggiunto nel processo di liberazione del Paese dalle interferenze della criminalità organizzata.
Il libro di Edmondo Bruti Liberati sulla giustizia nella società dell’informazione
Un recente volume, a carattere interdisciplinare, La Dignità del lavoro. Nel cinquantenario dello Statuto (a cura di P. Passaniti), Franco Angeli (2021), offre contributi importanti per una riflessione ricostruttiva con finalità prospettiche sul modello regolativo adottato nel 1970, sulla sua perdurante attualità e su quanto possa essere rilanciato nel mondo produttivo di oggi (e soprattutto di domani) ad altissima densità tecnologica.
I difetti - veri o presunti - della giustizia e della magistratura italiana. Recensione a S. Cassese, Il governo dei giudici, Editori Laterza, 2022.
Intervista a Beniamino Deidda, autore del libro Basta un uomo. Bruno Borghi. Una vita senza padroni, Firenze, 2021, con prefazione di Tomaso Montanari
Il 18 dicembre 2021 un gruppo di magistrati calabresi si è recato a visitare il campo di San Ferdinando dove vivono, in precarietà, i migranti che lavorano come braccianti agricoli nella piana di Gioia Tauro, incontrandoli insieme ad alcune delle persone che si occupano di tutela dei diritti in quel contesto.
Dai materiali iconografici realizzati dai partecipanti è stato ricavato un documentario.
Una delle partecipanti all’incontro ha affidato le sue riflessioni a un testo che è stato utilizzato come commento alle immagini.
Considerazioni a partire da Libertà inutile, di Gianfranco Pasquino
La recensione al volume di Kate Crawford (Il Mulino, 2021)
Nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini una riflessione sul valore profetico delle sue parole, non sempre correttamente interpretate, sulle manifestazioni studentesche del 1968: con uno sguardo alla contemporaneità e al problema delle forme e degli scopi del diritto di manifestare.
Recensione al volume di Luigi A. Bianchi (Il Mulino, 2021)
La recensione al volume di Giuseppe Pignatone, edito da Laterza nel 2021
La recensione al volume di Sergio Luzzatto (Einaudi, 2021)
Riflessioni sui metodi e linguaggi di una qualità della giustizia evolutiva, a partire da tre recenti pubblicazioni
La recensione al volume di Alberto Galanti, edito da Pacini Giuridica (2021)
Un saggio recente su Anna Frank induce a riflettere sulla consapevolezza investigativa degli storici e sulla consapevolezza storica dei giuristi
Anche se loro erano «più famosi di Gesù Cristo». Un tuffo dentro Get Back, alla scoperta della straordinaria normalità dei quattro di Liverpool
Recensione a A. Caputo, Giudizio penale di legittimità e vizio di motivazione, Giuffrè Francis Lefebvre, Milano, 2021.
Attraverso l’analisi delle molteplici fisionomie che può assumere il vizio di motivazione, l’Autore ci conduce a riflettere sul senso profondo della giustificazione argomentativa dei provvedimenti del giudice nel nostro sistema processuale e costituzionale, quale strumento di legittimazione del terribile potere di giudicare affidato alla magistratura, offrendo al contempo una visione contemporanea del ruolo della Cassazione, chiamata ad individuare i confini del deficit motivazionale, e una prospettiva costituzionalmente orientata della distinzione tra sindacato di legittimità e giudizio di merito.