1. Consenso attivo alla installazione di cookie
Sentenza della Cgue (Grande Sezione) del 1 ottobre 2019. Causa C-673/17
Bundesverband der Verbraucherzentralen und Verbraucherverbände ̶ Verbraucherzentrale Bundesverband eV / Planet49 GmbH
Tipo di procedimento: rinvio pregiudiziale
Il consenso che l’utente di un sito Internet deve prestare ai fini dell’installazione e della consultazione di cookie sulla sua apparecchiatura terminale non è validamente espresso mediante una casella di spunta preselezionata, che l’utente deve deselezionare al fine di negare il proprio consenso.
È ininfluente riguardo a tale risultato il fatto che le informazioni archiviate o consultate costituiscano o meno dati personali. Il diritto dell’Unione mira, infatti, a tutelare l’utente da qualsiasi ingerenza nella sua vita privata, in particolare dal rischio che identificatori occulti o altri dispositivi analoghi si introducano nel terminale dell’utente a sua insaputa.
2. Facebook ha l’obbligo di rimuovere i commenti illeciti a livello mondiale
Sentenza della Cgue (Terza Sezione) del 3 ottobre 2019. Causa C-18/18
Eva Glawischnig-Piesczek/Facebook Ireland Limited
Tipo di procedimento: rinvio pregiudiziale
Un prestatore di servizi di hosting, quale Facebook, non è responsabile delle informazioni memorizzate qualora non sia a conoscenza della loro illiceità o qualora agisca immediatamente per rimuoverle o per disabilitare l’accesso alle medesime non appena ne venga a conoscenza. Tale esonero da responsabilità non pregiudica tuttavia la possibilità di ingiungere al prestatore di servizi di hosting di porre fine ad una violazione o di impedire una violazione, in particolare cancellando le informazioni illecite o disabilitandone l’accesso.
La direttiva sul commercio elettronico, mirante a stabilire un equilibrio tra i vari interessi in gioco, non osta a che un giudice di uno Stato membro possa ingiungere a un prestatore di servizi di hosting di rimuovere le informazioni da esso memorizzate e il cui contenuto sia identico a quello di un’informazione precedentemente dichiarata illecita o di bloccare l’accesso alle medesime, qualunque sia l’autore della richiesta di memorizzazione di siffatte informazioni.
3. Il “cubo di Rubik” non può essere registrato come marchio dell’Ue
Tribunale dell’Unione europea del 24 ottobre 2019. Causa T-601/17
Rubik’s Brand Ltd / EUIPO
Il «cubo di Rubik» è un gioco la cui finalità è quella di ricostruire un puzzle a colori tridimensionale e a forma di cubo assemblando sei facce di colori diversi, e che tale finalità è raggiunta facendo ruotare attorno a un asse, verticalmente e orizzontalmente, file di piccoli cubi di diversi colori, componenti di un cubo più grande, finché i nove quadrati di ciascuna faccia di tale cubo siano dello stesso colore. Le caratteristiche linee nere che si incrociano, orizzontalmente e verticalmente su ciascuna faccia del cubo sono necessaria per il conseguimento del risultato voluto, ossia la rotazione.
Esse pertanto sono necessarie a ottenere il risultato tecnico di tale prodotto, con la conseguenza che l’immagine raffigurante tale forma non avrebbe potuto essere registrata quale marchio dell’Unione europea.
4. Sanzioni del richiedente protezione internazionale colpevole di gravi violazioni
Sentenza della Cgue (Grande Sezione) del 12 novembre 2019. Causa C-233/18
Haqbin / Federaal Agentschap voor de opvang van asielzoekers
Tipo di procedimento: rinvio pregiudiziale
Affinché le sanzioni di cui all’articolo 20, par. 4, della direttiva 2013/33 possano riguardare le condizioni materiali di accoglienza del richiedente protezione internazionale responsabile di gravi violazioni, è necessario che le stesse siano obiettive, imparziali, motivate e proporzionate alla particolare situazione del richiedente; in ogni caso, inoltre, devono salvaguardare un tenore di vita dignitoso della persona accolta.
Pertanto, la revoca, seppur temporanea, del beneficio delle condizioni materiali di accoglienza relative all’alloggio, al vitto o al vestiario sarebbe incompatibile con l’obbligo di garantire al richiedente un tenore di vita dignitoso. Una simile sanzione priverebbe, infatti, quest’ultimo della possibilità di far fronte ai suoi bisogni più elementari. Inoltre, violerebbe il requisito di proporzionalità.
5. Indipendenza della sezione disciplinare della Corte Suprema polacca
Sentenza della Cgue (Grande Sezione) del 19 novembre 2019. Cause riunite C-585/18, C-624/18 e C-625/18
A.K. / Krajowa Rada Sądownictwa e CP e DO / Sąd Najwyższy
Tipo di procedimento: rinvio pregiudiziale
La Corte, riunita in Grande Sezione, ha dichiarato che il diritto a un ricorso effettivo, osta a che controversie sull’applicazione del diritto dell’Unione possano ricadere nella competenza esclusiva di un organo che non costituisce un giudice indipendente e imparziale.
Secondo la Corte, ciò accade quando le condizioni oggettive nelle quali è stato creato l’organo di cui trattasi, le caratteristiche del medesimo e il modo in cui i suoi membri sono stati nominati siano idonei a generare dubbi legittimi, nei singoli, quanto all’impermeabilità di detto organo rispetto a elementi esterni, in particolare rispetto a influenze dirette o indirette dei poteri legislativo ed esecutivo, e quanto alla sua neutralità rispetto agli interessi contrapposti.
Nel caso sopposto al sue esame, la Corte ha deciso che il giudice del rinvio deve verificare l’indipendenza della nuova Sezione disciplinare della Corte suprema polacca, al fine di determinare se tale organo possa conoscere delle controversie relative al collocamento a riposo dei giudici della Corte suprema o se controversie del genere debbano essere esaminate da un altro organismo giurisdizionale che risponde a detto requisito di indipendenza.
6. Acquisizione e detenzione di armi da fuoco
Sentenza della Cgue (Grande Sezione) del 3 dicembre 2019. Causa C-482/17
Repubblica ceca / Parlamento e Consiglio
Tipo di procedimento: ricorso di annullamento
La direttiva 91/477/CEE sulle armi da fuoco ha istituito un quadro minimo armonizzato in materia di detenzione e acquisizione delle armi da fuoco nonché del loro trasferimento tra Stati membri, al fine di abolire i controlli alle frontiere all’interno dello spazio Schengen. A seguito di alcuni atti terroristici il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato, nel 2017, la direttiva 2017/853 1 per introdurre norme più severe per le armi da fuoco più pericolose, disattivate e semiautomatiche.
La Repubblica ceca ha proposto un ricorso dinanzi alla Corte di giustizia diretto all’annullamento totale o parziale della direttiva 2017/853 1 sulle armi da fuoco.
Al termine di un raffronto dell’obiettivo e del contenuto della direttiva sulle armi da fuoco con quelli della direttiva impugnata, la Corte ha affermato che entrambe le direttive mirano a garantire il ravvicinamento delle disposizioni degli Stati membri in materia di libera circolazione delle armi da fuoco ad uso civile, inquadrando nel contempo tale libertà mediante garanzie in ordine alla sicurezza adeguate alla natura di tali merci, e che la direttiva impugnata si limita a tal proposito ad affinare l’equilibrio stabilito dalla direttiva sulle armi da fuoco tra i suddetti due obiettivi per adeguarlo all’evoluzione delle circostanze.
Il legislatore dell’Unione non ha quindi ecceduto il potere discrezionale conferitogli dall’articolo 114 TFUE nell’adottare la direttiva impugnata sul fondamento di tale disposizione.
7. Aceto balsamico “non soltanto” di Modena
Sentenza della Cgue (Quinta Sezione) del 4 dicembre 2019. Causa C-432/18
Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena / Balema GmbH
Tipo di procedimento: rinvio pregiudiziale
L’iscrizione dell’aceto balsamico di Modena nel registro delle indicazioni geografiche protette <> e la protezione che ne deriva riguardano la denominazione «Aceto Balsamico di Modena» nel suo complesso, poiché è questa denominazione che gode di una fama indiscussa sia sul mercato nazionale sia su quelli esteri. Per contro, i termini non geografici di tale Igp, ossia «aceto» e «balsamico», nonché la loro combinazione e le loro traduzioni, non possono beneficiare di tale protezione, in particolare perché il termine «aceto» è un termine comune e il termine «balsamico» è un aggettivo comunemente impiegato per designare un aceto che si caratterizza per un gusto agrodolce.
8. Riscaldamento delle parti comuni del condominio
Sentenza della Cgue (Quarta Sezione) del 5 dicembre 2019. Cause riunite C-708/17 e C-725/17
EVN Bulgaria Toplofikatsia / Nikolina Stefanova Dimitrova
Toplofikatsia Sofia / Mitko Simeonov Dimitrov
Tipo di procedimento: rinvio pregiudiziale
La Corte si è espressa in merito alla compatibilità con il diritto dell’Unione di una normativa nazionale in materia di fornitura d’energia termica, dichiarando che le direttive 2011/83, sui diritti dei consumatori, e 2005/29, relativa alle pratiche commerciali sleali, non ostano ad una normativa nazionale che imponga ai proprietari di un appartamento in un immobile in regime di condominio allacciato ad una rete di teleriscaldamento di contribuire alle spese relative ai consumi di energia termica delle parti comuni e dell’impianto interno dell’immobile stesso, sebbene non abbiano fatto individualmente richiesta di fornitura di riscaldamento e non l’utilizzino nel proprio appartamento.
9. Responsabilità del proprietario del veicolo a motore per infrazioni stradali
Sentenza della Cgue (Prima Sezione) del 5 dicembre 2019. Causa C-671/18
Centraal Justitieel Incassobureau, Ministerie van Veiligheid en Justitie (CJIB)
Tipo di procedimento: rinvio pregiudiziale
Nell’ordinamento giuridico dei Paesi Bassi, se non è immediatamente possibile determinare chi sia il conducente del veicolo che ha commesso l’infrazione stradale, la sanzione amministrativa è inflitta alla persona a nome della quale il veicolo era intestato al momento in cui è stata commessa l’infrazione.
Secondo la Corte la presunzione di responsabilità osta al riconoscimento e all’esecuzione della decisione, sempre che la presunzione possa essere invertita e nella misura in cui è dimostrato che la persona sanzionata disponeva effettivamente di un termine effettivo congruo per vare valere le proprie ragioni in giudizio.
10. Pensione integrativa al genitore titolare di pensione di invalidità nella legislazione spagnola
Sentenza della Cgue (Prima Sezione) del 12 dicembre 2019. Causa C-450/18
WA / Instituto Nacional de la Seguridad Social
Tipo di procedimento: rinvio pregiudiziale
La legge spagnola consente alle madri di almeno due figli, cui sia stata riconosciuta una pensione per inabilità permanente al lavoro, di percepire un’integrazione della pensione pari al 5% dell’importo di quest’ultima. Analogo trattamento non è invece previsto per i padri che versino nell’identica situazione, così determinando una discriminazione irragionevole su base sessuale.
Con la sentenza in commento, la Corte ha quindi dichiarato che la direttiva sulla parità di trattamento tra gli uomini e le donne in materia di sicurezza sociale osta alla legge spagnola. Conseguentemente, l’integrazione della pensione concessa alle madri titolari di pensione di invalidità deve essere parimenti concessa ai padri che si trovino in una situazione assimilabile.
11. La foglia di marijuana non può essere registrata come marchio dell’Unione europea
Tribunale dell’Unione europea del 12 dicembre 2019. Causa T-683/18
Conte / EUIPO
Una delle funzioni di un marchio consiste nell’identificare l’origine commerciale del prodotto o servizio, al fine di consentire al consumatore di orientarsi consapevolmente verso quel prodotto o servizio. Un segno che evoca la marijuana, in quanto percepibile nel modo appena descritto, incita implicitamente all’acquisto di tali prodotti e servizi o, quantomeno, banalizza in consumo di cannabis il cui commercio è illegale in numerosi Paesi dell’Unione.
Un siffatto segno, pertanto, è contrario all’ordine pubblico e non può essere registrato come marchio dell’Unione europea.
12. Licenza di agente immobiliare inesigibile dalla Francia
Sentenza della Cgue (Grande Sezione) del 19 dicembre 2019. Causa C-390/18
Ahtop /Airbnb Ireland
Tipo di procedimento: rinvio pregiudiziale
Airbnb Ireland è una società irlandese che gestisce una piattaforma elettronica che permette di mettere in contatto in Francia locatori, privati o professionisti, che propongono prestazioni di alloggio di breve durata con persone che cercano questo tipo di sistemazione, previo il pagamento di un compenso.
Detta società svolgeva sostanzialmente l’attività di agente immobiliare, senza essere titolare della relativa licenza, prescritta dalla legge francese. La Francia, tuttavia, non può esigere che Airbnb Ireland disponga di tale licenza, né può adottare sanzioni nei suoi confronti, avendo omesso di notificare questa esigenza alla Commissione conformemente alla direttiva sul commercio elettronico.
13. Violazioni reiterate del diritto dell’Unione e misurecoercitive detentive
Sentenza della Cgue (Grande Sezione) del 19 dicembre 2019. Causa C-752/18
Deutsche Umwelhilfe / Freistaat Bayern
Tipo di procedimento: rinvio pregiudiziale
In presenza di un reiterato e persistente rifiuto di un’autorità nazionale di conformarsi al diritto dell’Unione, il giudice nazionale può applicare una misura coercitiva detentiva nei confronti del ministro responsabile, a condizione che siano rispettati i principi di legalità e proporzionalità. Il primo implica che l’adozione di una siffatta misura sia prevista da una norma interna sufficientemente accessibile, precisa e prevedibile; il secondo presuppone che, trattandosi di misure che comprimono il diritto alla libertà, tutte le altre possibili misure siano in concreto inidonee ad assicurare il diritto a una tutela giurisdizionale effettiva, sancito dall’art. 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (nella fattispecie, la Germania aveva rifiutato di adeguarsi alla direttiva 2008/50, che impone la riduzione dei livelli di emissione di biossido di azoto nella città di Monaco, con grave pericolo per la salute delle persone).
14. Responsabilità oggettiva della compagnia aerea per lesioni personali dei passeggeri
Sentenza della Cgue (Quarta Sezione) del 19 dicembre 2019. Causa C-532/18
Niki Luftfahrt
Tipo di procedimento: rinvio pregiudiziale
Nel caso che un passeggero resti coinvolto in un incidente durante il volo riportando lesioni personali, la compagnia aerea è tenuta a risarcire i danni da esso derivanti, indipendentemente dalla circostanza che l’incidente sia direttamente correlato a un rischio inerente al volo. Si tratta di una forma di responsabilità oggettiva a tutela dei viaggiatori prevista dalla Convenzione di Montreal che opera in tutte le situazioni che si producono a bordo di un aereo in cui un oggetto impiegato per il servizio ai passeggeri abbia prodotto lesioni personali (nella fattispecie, un passeggero subiva un’ustione dovuta al rovesciamento del bicchiere di caffè bollente posizionato sul tavolino pieghevole)
15. Vendita di e-book di seconda mano
Sentenza della Cgue (Grande Sezione) del 19 dicembre 2019. Causa C-263/18
Nederlands Uitgeversverbond e Groep Algemene Uitgevers / Tom Kabinet Internet BV e a.
Tipo di procedimento: rinvio pregiudiziale
La Grande Sezione si pronuncia sulla circolazione dei libri elettronici, risolvendo la questione se la fornitura degli stessi mediante download sia da ricomprendere del diritto di <> (di cui all’art. 3, par. 1, dir. 2001/29) o in quello di <> (di cui all’art. 3, par. 3, dir. 2001/29 cit.).
Nel primo caso, il titolare del diritto di autore dell’opera digitale, esaurirebbe con la vendita il suo diritto esclusivo di autorizzare o di vietare la distribuzione al pubblico di tali libri; con la conseguenza che i successivi download non sarebbero più soggetti alla sua autorizzazione. Viceversa, se la fornitura si configura come diritto di <>, il titolare conserverebbe tale diritto anche in relazione a tutti gli eventuali successivi download della stessa opera.
La Corte segue quest’ultima strada affermando che e-book, sono perfettamente replicabili e non si deteriorano con l’uso, così da rendere indistinguibile il prodotto nuovo da quello usato, diversamente da quanto accade nella di oggetti tangibili, come i libri incorporati su supporti materiali, soggetti quindi a usura visibile dall’acquirente. Inoltre, i libri elettronici possono essere consultati contemporaneamente e in successione da una molteplicità di persone, quindi non solo dalla persona cui era rivolta la licenza di utilizzo.
16. Immunità dei parlamentari europei
Sentenza della Cgue (Grande Sezione) del 19 dicembre 20119. Causa C-502/19
Oriol Junqueras Vies.
Tipo di procedimento: rinvio pregiudiziale – procedura accelerata
La Grande Sezione è stata chiamata ad accertare il momento dell’insorgenza dello status di membro del Parlamento dell’Unione. In un caso trattato dalla Corte Suprema spagnola si è reso necessario stabilire se le immunità ed i privilegi connessi allo status di parlamentare decorressero dalla data della proclamazione, ovvero da quella dell’apertura della prima sessione del neoeletto Parlamento (nel corso di un procedimento penale a carico di un imputato di gravi reati, era stata disposta nei suoi confronti una misura cautelare restrittiva della libertà personale nelle more tra la sua proclamazione e l’apertura dei lavori del Parlamento).
La Corte ha stabilito che le immunità parlamentati decorrono a partire dalla proclamazione ufficiale degli eletti. È da quel momento, pertanto, che le autorità degli Stati membri devono astenersi dall’adottare qualsiasi misura che possa essere di ostacolo per i deputati agli adempimenti necessari per l’effettiva assunzione delle loro funzioni.
17. Il Taeg deve essere prestabilito in misura fissa
Sentenza della Cgue (Sesta Sezione) del 19 dicembre 20119. Causa C-290/19
RN / Home Credit Slovakia a.s.
Tipo di procedimento: rinvio pregiudiziale
In un contratto di credito, il tasso di interesse annuo effettivo globale (TAEG) deve essere espresso con riferimento non ad un tasso unico, e non ad un intervallo che rimanda ad un tasso minimo e ad un tasso massimo; altrimenti non verrebbe soddisfatto il criterio di chiarezza e di concisione stabilito dall’articolo 10, paragrafo 2, della direttiva 2008/48. Tale criterio è essenziale affinché il consumatore possa conoscere i suoi diritti e i suoi obblighi derivanti dal contratto di credito; di contro, il ricorso a tale intervallo potrebbe non soltanto rendere più difficile la valutazione del costo totale del credito, ma anche indurre il consumatore in errore circa la reale portata del proprio impegno.
18. Cessione di farmacia e diritto di prelazione
Sentenza della Cgue (Quarta Sezione) del 19 dicembre 2019. Causa C-465/18
A.V. B.U. /Comune di Bernareggio
Tipo di procedimento: rinvio pregiudiziale
Il diritto di prelazione incondizionato concesso ai farmacisti dipendenti di una farmacia comunale in caso di cessione di quest’ultima mediante gara è idoneo a dissuadere i farmacisti provenienti da altri Stati membri dal partecipare a tale procedura. Infatti, il farmacista dipendente della farmacia comunale, senza neppure partecipare ad alcuna procedura di gara, può esercitare il suo diritto di prelazione allineandosi all’offerta economicamente più vantaggiosa e, in tal modo, ottenere la cessione di tale farmacia.
Di conseguenza, un simile diritto di prelazione costituisce una restrizione alla libertà di stabilimento garantita dall’articolo 49 TFUE.
19. Pensione di reversibilità al coniuge supersitite e non al convivente more uxorio
Sentenza della Cgue (Prima Sezione) del 19 dicembre 20119. Causa C-460/18 P
H.P. /Commissione Europea e Consiglio dell’Unione Europea
Tipo di procedimento: impugnazione
Il requisito della durata minima di un anno del matrimonio alla data del decesso ha lo scopo di evitare che il matrimonio rappresenti semplicemente un patto sulle future successioni, motivato più da considerazioni finanziarie che da un progetto di convivenza. Questa condizione di durata permette in particolare di contrastare le frodi (il principio del divieto della frode e dell’abuso di diritto costituisce un principio generale del diritto dell’Unione).
Il legislatore dell’Unione dispone perciò di un margine di discrezionalità nello stabilire il diritto a una pensione di reversibilità, potendo escluderne il godimento al convivente more uxorio, senza che tale esclusione comporti una discriminazione. La condizione che il matrimonio sia durato almeno un anno affinché il coniuge superstite riceva la pensione di reversibilità è intesa quindi a garantire l’effettiva sussistenza e stabilità dei rapporti tra le persone interessate.
20. Procedimento europeo di ingiunzione
Sentenza della Cgue (Prima Sezione) del 19 dicembre 20119. Cause riunite C-453/18 e C‑494/18, (C‑453/18), XY (C‑494/18)
Bondora AS / Carlos V.C. XY
Tipo di procedimento: rinvio pregiudiziale
L’articolo 7, paragrafo 2, lettere d) ed e), del regolamento (CE) n. 1896/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, che istituisce un procedimento europeo d’ingiunzione di pagamento, nonché l’articolo 6, paragrafo 1, e l’articolo 7, paragrafo 1, della direttiva 93/13/CEE del Consiglio, del 5 aprile 1993, concernente le clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori, quali interpretati dalla Corte e letti alla luce dell’articolo 38 della carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, devono essere interpretati nel senso che consentono a un «giudice», ai sensi di detto regolamento, adito nel contesto di un procedimento europeo di ingiunzione di pagamento, di chiedere al creditore informazioni complementari relative alle clausole del contratto invocate a fondamento del credito in questione, al fine di effettuare il controllo d’ufficio del carattere eventualmente abusivo di dette clausole e, di conseguenza, nel senso che ostano a una normativa nazionale che dichiara irricevibili i documenti complementari forniti a tal fine.
21. Aiuti di Stato
Sentenza della Cgue (Seconda Sezione) del 19 dicembre 20119. Causa C-385/18
Arriva Italia Srl, Ferrotramviaria SpA, Consorzio Trasporti Aziende Pugliesi (CO.TRA.P) / Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Tipo di procedimento: rinvio pregiudiziale
Lo stanziamento di una somma di denaro in favore di un’impresa pubblica che versa in gravi difficoltà finanziarie, nonchè il trasferimento dell’intera partecipazione detenuta da uno Stato membro nel capitale di detta impresa a un’altra impresa pubblica, senza alcun corrispettivo, ma in cambio dell’obbligo per quest’ultima di rimuovere lo squilibrio patrimoniale della prima impresa, possono essere qualificati come «aiuti di Stato» ai sensi di tale articolo 107 Tfue.
Il diritto dell’Unione deve essere interpretato nel senso che, spetta al giudice del rinvio trarre tutte le conseguenze derivanti dal fatto che tali aiuti non sono stati notificati alla Commissione europea, in violazione del disposto dell’articolo 108, paragrafo 3, TFUE, e devono pertanto essere considerati illegittimi.
22. Assicurazione diretta sulla vita e diritto di rinuncia
Sentenza della Cgue (Terza Sezione) del 19 dicembre 2019. Cause riunite C-355/18, C-356/18, C-357/18 e 479/18
Barbara Rust-Hackner (C‑355/18), Christian Gmoser (C‑356/18), Bettina Plackner (C‑357/18) / Nürnberger Versicherung Aktiengesellschaft Österreich, e KL / UNIQA Österreich Versicherungen AG, LK / DONAU Versicherung AG Vienna Insurance Group, MJ / Allianz Elementar Lebensversicherungs-Aktiengesellschaft, NI / Allianz Elementar Lebensversicherungs-Aktiengesellschaft (C‑479/18)
Tipo di procedimento: rinvio pregiudiziale.
Il termine per esercitare il diritto di rinuncia ad un contratto di assicurazione sulla vita inizia a decorrere dal momento in cui il contraente dell’assicurazione è informato del fatto che il contratto è concluso, anche qualora l’informazione trasmessa dall’impresa di assicurazione a tale contraente non specifichi che il diritto nazionale applicabile al contratto non prevede alcun requisito formale ai fini dell’esercizio di detto diritto di rinuncia, oppure indichi requisiti formali in realtà non richiesti dal diritto nazionale applicabile a tale contratto o dalle clausole contrattuali di detto contratto.
Ciò che conta è che una siffatta indicazione non privi i contraenti dell’assicurazione della possibilità di esercitare il loro diritto di rinuncia sostanzialmente alle stesse condizioni che si sarebbero verificate se l’informazione fosse stata esatta. Ove ciò si verifichi, il termine per l’esercizio del diritto di rinuncia non decorre, anche se il contraente dell’assicurazione è venuto a conoscenza dell’esistenza del diritto di rinuncia con altri mezzi.
23. Fornitura di servizi a bordo di treni internazionali
Sentenza della Cgue (Grande Sezione) del 19 dicembre 2019. Causa C-16/18
Michael Dobersberger / Magistrat der Stadt Wien
Tipo di procedimento: rinvio pregiudiziale
I datori di lavoro austriaci sono tenuti a tenere a disposizione i documenti relativi alla dichiarazione del lavoratore alla previdenza sociale, nonché una copia della dichiarazione nel luogo di esecuzione del lavoro (o dell’intervento) nel territorio nazionale o di renderli direttamente accessibili in forma elettronica ai servizi dell’autorità responsabile della riscossione dei contributi. Per quanto riguarda l’obbligo di mettere a disposizione i documenti relativi alle retribuzioni, l’articolo 7d dell’Avrag, dispone, in particolare, che, per tutta la durata del distacco, i datori di lavoro sono tenuti a mantenere disponibili, sul luogo di esecuzione del lavoro e in lingua tedesca, il contratto di lavoro o il foglio di servizio, la busta paga, le prove del pagamento degli stipendi o la distinta dei bonifici bancari, i cedolini dello stipendio, i registri delle ore lavorate e i documenti relativi all’inquadramento nella griglia salariale, affinché si possa verificare che il lavoratore distaccato riceva, per la durata dell’impiego, la retribuzione dovutagli in conformità alle disposizioni di legge.
L’articolo 1, paragrafo 3, lettera a), della direttiva 96/71/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 1996, relativa al distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi, deve essere interpretato nel senso che esso non comprende la fornitura, nell’ambito di un contratto concluso da un’impresa stabilita in uno Stato membro e un’impresa stabilita in un altro Stato membro e contrattualmente collegata a un operatore ferroviario stabilito in questo stesso Stato membro, di servizi di bordo, di pulizia o di ristorazione per i passeggeri, effettuati da lavoratori dipendenti della prima impresa o da lavoratori messi a disposizione di quest’ultima da un’impresa anch’essa stabilita nel primo Stato membro, in treni internazionali che attraversano il secondo Stato membro, quando tali lavoratori eseguono una parte rilevante del lavoro inerente a tali servizi nel territorio del primo Stato membro e vi iniziano o terminano il loro servizio.
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Francesco Buffa, Consigliere della Corte di Cassazione
Salvatore Centonze, avvocato del Foro di Lecce