Immigrazione
Sentenza della CGUE (Terza Sezione) 5 giugno 2014, causa C-146/14 PPU, Bashir Mohamed Ali Mahdi.
Tipo di procedimento: Rinvio pregiudiziale d'urgenza da Administrativen sad Sofia-grad - Bulgaria.
Oggetto: Visti, asilo, immigrazione e altre politiche connesse con la libera circolazione delle persone - Rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare - Trattenimento - Mancanza di documenti d’identità di un cittadino di un paese terzo - Rischio di fuga.
La domanda di pronuncia pregiudiziale verte sull’interpretazione dell’articolo 15 della direttiva 2008/115/CE circa il rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare. E' stata presentata nell’ambito di un procedimento amministrativo in merito alla proroga del trattenimento del sig. Mahdi, cittadino sudanese, posto in trattenimento presso il Centro speciale di permanenza temporanea degli stranieri.
L’articolo 15, paragrafi 3 e 6, della direttiva 2008/115/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, letto alla luce degli articoli 6 e 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, deve essere interpretato nel senso che qualsiasi decisione adottata dalle autorità competenti, al termine del periodo massimo iniziale di trattenimento di un cittadino di un paese terzo, e vertente sull’esito da riservare al trattenimento stesso deve essere effettuata in forma scritta con esposizione della relativa motivazione in fatto e in diritto.
Il riesame che è chiamata a compiere l’autorità giudiziaria cui sia sottoposta una domanda di proroga del trattenimento di un cittadino di un paese terzo deve consentire all’autorità medesima di pronunciarsi nel merito, caso per caso, sulla proroga del trattenimento del cittadino interessato, sulla possibilità di sostituire al trattenimento una misura meno coercitiva e sul rilascio di tale cittadino, laddove detta autorità è quindi legittimata a fondarsi sui fatti e sulle prove addotti dall’autorità amministrativa che l’abbia adita nonché sui fatti, sulle prove e sulle osservazioni eventualmente sottopostile nel corso del procedimento stesso.
Politica estera e sicurezza comune
Sentenza della CGUE (Quinta Sezione) 12 giugno 2014, causa C-314/13.
Tipo di procedimento: Rinvio pregiudiziale da Lituania
Oggetto: Politica estera e di sicurezza comune – Misure restrittive nei confronti della Bielorussia – Congelamento dei capitali e delle risorse economiche – Deroghe – Pagamento di onorari per servizi legali – Diritto ad una tutela giurisdizionale effettiva.
Con il regolamento n. 588/2011 nonché con la decisione 2011/357/PESC del Consiglio del 20 giugno 2011 sono state imposte misure restrittive nei confronti di determinati funzionari della Bielorussia. Per contestare tali misure restrittive essi si sono rivolti a uno studio legale lituano che ha presentato una serie di ricorsi di annullamento dinanzi al Tribunale dell’Unione europea.
L’autorità nazionale competente ha il diritto di verificare che i fondi di cui si chiede lo svincolo siano destinati esclusivamente al pagamento di onorari ragionevoli e al rimborso delle spese sostenute per la prestazione di servizi legali. Essa può inoltre fissare le condizioni che ritiene adeguate per garantire, in particolare, che l’obiettivo della sanzione inflitta non sia mancato e che non si abusi della deroga concessa.
Libera prestazione di servizi
Sentenza della CGUE (Terza Sezione) 12 giugno 2014, causa C-156/13, Digibet Ltd.
Tipo di procedimento: Rinvio pregiudiziale da Bundesgerichtshof - Germania.
Oggetto: Giochi d’azzardo – Normativa recante divieti relativi ai giochi d’azzardo tramite Internet che non sono stati applicati, per un periodo di tempo limitato, all’interno di un ente federato di uno Stato membro – Coerenza – Proporzionalità.
L’articolo 56 TFUE deve essere interpretato nel senso che esso non osta a una normativa comune alla maggioranza degli enti federati di uno Stato membro costituito come Stato federale, la quale vieti, in linea di principio, l’organizzazione e l’intermediazione dei giochi d’azzardo tramite Internet, mentre invece, durante un periodo limitato, una sola entità federata abbia mantenuto in vigore un testo di legge più permissivo coesistente con la normativa, restrittiva, delle altre entità federate, purché tale normativa risulti rispondente alle condizioni di proporzionalità elaborate dalla giurisprudenza della Corte, circostanza che spetta al giudice del rinvio verificare.
Principi generali
Sentenza della CGUE (Prima Sezione) 19 giugno 2014, causa C 507/12, Jessy Saint Prixcontro Secretary of State for Work and Pensions.
Tipo di procedimento: Rinvio pregiudiziale da Supreme Court of the United Kingdom - Regno Unito.
Oggetto: Nozione di "lavoratore"- Cittadina dell’Unione europea che ha rinunciato a lavorare a causa delle limitazioni fisiche collegate alle ultime fasi della gravidanza e al periodo successivo al parto - principio di parità di trattamento.
L’articolo 45 TFUE deve essere interpretato nel senso che una donna, che smetta di lavorare o di cercare un impiego a causa delle limitazioni fisiche collegate alle ultime fasi della gravidanza e al periodo successivo al parto, conserva la qualità di «lavoratore» ai sensi di tale articolo, purché essa riprenda il suo lavoro o trovi un altro impiego entro un ragionevole periodo di tempo dopo la nascita di suo figlio.